L’Istituto Geografico colombiano Agustín Codazzi (Igac) ha ricordato con un video sui propri social network i 164 anni dalla morte del geografo, ingegnere militare e cartografo italiano Giovanni Battista Agostino Codazzi Bertolotti, autore della prima mappa della Colombia e del Venezuela, dopo l’indipendenza dalla Spagna.

L’italiano è infatti considerato il padre della geografia colombiana e venezuelana e le sue opere furono usate per la costruzione del Canale di Panama.

Il geografo, nato il 12 luglio 1793 a Lugo, in Emilia Romagna, morì il 7 febbraio 1859 a Espíritu Santo, paese che fu ribattezzato Agustín Codazzi, proprio in omaggio al cartografo italiano, e oggi tra i principali comuni del dipartimento di Cesar, nel nord del Paese.

Codazzi si iscrisse a 12 anni alla Scuola di Ingegneria e Artiglieria di Modena, arruolandosi subito dopo nelle armate napoleoniche, ma le sue abilità matematiche lo riportarono all’Accademia dove completò la formazione militare e geografica.

La vita lo condusse poi in Sudamerica, dove il geografo si unì alle forze di Simón Bolívar e Francisco de Paula Santander, realizzando mappe che risultarono cruciali per le battaglie di indipendenza.

In Venezuela, lavorò per nove anni al primo atlante geografico del Paese. La sua opera fu lodata anche in Europa e nel 1848 si trasferì in Colombia, dove l’allora presidente, Tomás Cipriano de Mosquera, gli commissionò la prima spedizione corografica nel Paese, iniziata il 3 gennaio 1850.

Il team guidato da Codazzi (sette persone tra scrittori, botanici e vignettisti) percorse quasi 19mila chilometri in nove anni, raccogliendo dati di altitudine da 1.200 diverse località, dando un contributo che nel 1950 lo Stato colombiano ha riconosciuto, intitolando il suo istituto geografico al cartografo italiano.

(fonte ANSA)