17/03/2018 – Torna al Fontanone-dissetante culturale, con due workshop di Puppet Making per Stop Motion, Stefano Bessoni considerato oggi il Tim Burton italiano. Personalità d’eccezione nel panorama del cinema d’animazione contemporaneo, sarà ospite dell’associazione culturale Altr’e20 al Fontanone-dissetante cultrale in via G. da Oriolo (angolo via Volpaccina) a Faenza. Il programma prevede due diversi workshop per i quali si sono aperte le iscrizioni per un massimo di 12 corsisti (info e iscrizioni: info.rigenerazioni@gmail.com e 342 6613841): un primo livello (il 27, 28 e 29 aprile) sulla fabbricazione con tecnica diretta dei burattini per stop-motion in unico esemplare ed un secondo livello (31 maggio, 1, 2 e 3 giugno) sulla fabbricazione dei burattini replicabili in vari esemplari con stampi, da modellazione in plastilina. Recita Stefano Bessoni in “Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie”, Logos edizioni 2014: “Dimenticate i colori sgargianti dei cartoni animati per bambini, gli animaletti canterini dei film della Disney e le storie tranquillizzanti per famigliole felici con lieto fine assicurato, perché la stop-motion è la parte nascosta dell’animazione, quella più misteriosa, oscura, perturbante, quella che le persone ‘normali’ generalmente cercano di evitare e che spesso frettolosamente tendono a etichettare come inquietante. I materiali prediletti degli autori che fanno stop-motion sono le ossa, gli stracci, i vecchi balocchi e gli oggetti dimenticati in soffitte polverose e i temi affrontati sconfinano spesso nel gotico e nel macabro, ma se si perde quella ritrosia ingiustificata, quel timore iniziale che a volte può infondere sensazioni sbagliate, si potrà scoprire un mondo meraviglioso, forse un po’ sinistro, ma sicuramente affascinante e coinvolgente. Da sempre considerata la sorella più piccola, bruttarella e un po’ birichina dell’animazione tradizionale, la stop-motion si è vista a un certo punto superare con altezzosità anche dall’avvento dell’animazione 3D e proprio come Cenerentola aveva bisogno dell’intervento di una fata che con i suoi incantesimi rimettesse a posto le cose e facesse finalmente giustizia. Un bel giorno questa fata arrivò, aveva i capelli arruffati, forse mai pettinati in vita sua, il volto scavato e il sorriso dell’eterno fanciullo, veniva da Burbank e si chiamava Tim Burton.” “(…) la stop-motion è la parte nascosta dell’animazione, quella più misteriosa, oscura, perturbante (…) ma se si perde quella ritrosia ingiustificata (…) si potrà scoprire un mondo meraviglioso, forse un po’ sinistro, ma sicuramente affascinante e coinvolgente.” Bessoni, tutor d’eccellenza nell’ambito dell’animazione stop motion, insegna illustrazione e animazione stop-motion in Italia e in Spagna; è regista, illustratore e autore di storie popolate da personaggi fantastici, che da pregiate illustrazioni trovano la loro trasposizione tridimensionale in mirabili marionette, protagoniste di lavori cinematografici come Krokodyle (2011), Imago mortis (2009) e Frammenti di scienze inesatte (2005).