“Ora è il tempo delle risposte, da quanto sta emergendo, dai racconti dei cittadini coinvolti, dopo aver partecipato come uditore alla nascita del Comitato spontaneo degli alluvionati, dopo aver preso visione personalmente di alcune situazioni, dopo aver raccolto segnalazioni terribili, credo che sia giunto il momento di capire come è stata gestita l’emergenza e quali azioni preventive sono state adottate” a dichiararlo è Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Faenza, dove ha presentato un’interrogazione sull’alluvione.
“Mano a mano che i giorni passano le dimensioni del danno si stanno manifestando in tutta la loro gravità, individuare le responsabilità appare uno sforzo necessario quanto indispensabile per due ordini di ragioni, la prima è dare a tutti coloro che sono stati vittime di questo tragico evento uno strumento per ottenere un giusto ed equo risarcimento; la seconda e non meno importante è quella di lanciare un forte monito per evitare che possa riaccadere” spiega Bertozzi.
“Oltre ad una innegabile assenza di programmazione strategica che travalica i confini di questa Amministrazione che comunque non ha mai posto la difesa degli argini al centro della propria azione politica, per quanto riguarda la gestione contingente dell’emergenza stanno emergendo apparenti incongruenze, sugli orari, sulle scelte, sulle soluzioni, alcune decisioni prese appaiono poco comprensibili, tanto da far pensare: ‘I protocolli di protezione civile ci sono? Sono stati aggiornati? Ma soprattutto sono stati applicati? E poi come sono stati applicati e da chi?’”.
“Non si può non capire, non si possono non individuare eventuali responsabilità, non si può non mettere in campo tutto quanto necessario per risolvere definitivamente il problema, occorre passare dallo stato emergenziale allo stato “futuro”, fuori da qualsiasi retorica e/o appartenenza”.

Nella propria interrogazione Bertozzi chiede al sindaco e alla giunta:

– Quali sono state nel dettaglio le scelte e decisioni che sono state assunte dall’Amministrazione Comunale per gestire l’emergenza? Questo con particolare riguardo ai tempi e ai modi di comunicazione dell’allarme per i cittadini che si trovavano nelle zone teatro dell’inondazione

– Corrisponde al vero che il Palacattani è stato allestito per ospitare eventuali sfollati già alle ore 19.00 del 2 maggio 2023?

– È a conoscenza l’Amministrazione Comunale che l’abitato di Sarna è stato vittima di inondazioni con circa 12 ore di anticipo rispetto alle altre aree della città?

– Esiste un piano di emergenza comunale di Protezione Civile? Se sì, è stato aggiornato?

– Che cosa prevede nello specifico per le alluvioni ed esondazioni?

– È stato rispettato il protocollo previsto dal piano?