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“La tragica esplosione avvenuta a Bologna, deve rappresentare l’occasione per mettere in cantiere azioni di miglioramento complessivo della viabilità stradale ormai giunta al collasso anche sul nostro territorio” sottolinea Gianfranco Spadoni, Consigliere provinciale ‘Civici’ Ravenna.
Secondo il Civico “esiste un serio problema di sicurezza generale che presuppone una migliore prevenzione e una più adeguata politica sul piano degli investimenti sulla sicurezza stessa.  Si pensi a strade d’inteso traffico come  la Cesena – Cervia, il primo tratto della ‘Canale Naviglio’ Faenza – Bagnacavallo, o, ancora, la San Silvestro Felisio – secondo tratto – con milioni di veicoli in transito. A questo breve elenco non certamente esaustivo  se ne possono aggiungere molte altre tra cui meritando essere citate, sempre a titolo di esempio,  la  Ravegnana e l’Adriatica”.
“In particolare quest’ultima – sottolinea Spadoni – specie nel tratto che interessa Ravenna, compresa la derivazione diretta ai lidi e al porto, è perennemente sovraccarica di mezzi di ogni tipo compresi quelli pesanti provenienti dal sud, dallo scalo portuale e dell’E 45 diretti verso Bologna o Venezia. L’arteria in questione, con carreggiate molto strette e senza banchina, si snoda a ridosso della città con un flusso di traffico molto intenso e particolarmente veloce fino a costituire un costante pericoloE
Spadoni mette quindi in evidenza “l’esigenza di pensare a percorsi alternativi in sicurezza per il trasporto su gomma, ma allo stesso tempo, occorre elaborare una progettazione unitamente agli enti preposti per incrementare il trasporto su ferrovia soprattutto in funzione delle attività insediate nel porto. Fra pochi anni – conclude il consigliere provinciale – il tratto di Adriatica in parola sarà paralizzato dalla crescente viabilità mettendo a rischio il transito dei molti veicoli e, non ultimo, lo stesso territorio circostante”.