Promuovere fin dai banchi di scuola un’equilibrata attività motoria e corretti stili di vita. Avviare alla pratica sportiva. Contrastare le diseguaglianze sociali, favorendo integrazione e inclusione.
La Regione rilancia il proprio impegno per offrire lezioni tenute da laureati in scienze motorie: una proposta educativa di qualità che da quest’anno scolastico riguarderà in Emilia-Romagna non solo le bambine e i bambini delle scuole primarie statali e paritarie, ma anche quelli di 100 sezioni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia statale.
Frutto della collaborazione con ‘Sport e Salute’, la società dello Stato che promuove lo sport e i corretti stili di vita, e con l’Ufficio scolastico regionale, il progetto “Scuola attiva kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, dopo l’avvio dello scorso anno, viene dunque confermato e rafforzato per l’anno scolastico 2023-2024.
Una decisione presa anche dopo i risultati positivi registrati lo scorso anno: nel 2022-2023 quasi 53 mila alunni coinvolti dalla 1^ alla 5^ classe della scuola primaria; 314 i plessi scolastici; 2.640 le classi; 203 i tutor; 25 le Federazioni sportive.
Complessivamente le classi del ciclo primario che grazie a questa iniziativa hanno previsto l’attività motoria nella loro programmazione sono aumentate del 33%, rispetto all’anno 2021 – 2022.
Un impegno che, da parte della Regione, si traduce in un finanziamento di 728 mila euro, grazie a risorse provenienti dal Fondo sociale europeo PLUS, per sostenere le autonomie educative nell’arricchimento dell’offerta, e che permetteranno di sostenere i costi relativi all’insegnamento dell’educazione motoria per le classi 1^ della scuola primaria e per le 100 classi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. In capo a Sport e Salute i costi per le classi 2^ e 3^, al ministero dell’Istruzione e del merito quelli relativi alle classi 4^ e 5^.
“Tutti devono avere l’opportunità di praticare sport o attività motoria- ha detto il presidente Stefano Bonaccini illustrando oggi l’iniziativa in Regione, a Bologna-. A partire dai più piccoli, per i quali una corretta attività fisica può davvero in certi casi fare la differenza. Anche sul piano delle relazioni interpersonali, dell’acquisizione di valori positivi e come strumento per ridurre le diseguaglianze. E la scuola, il luogo per eccellenza cui si formano i cittadini di domani, può svolgere da questo punto di vista un ruolo fondamentale”.
“Inoltre, il rafforzamento di questo progetto traduce in pratica il diritto allo sport che finalmente è stato introdotto anche in Costituzione- ha concluso Bonaccini-. Dopo l’avvio dello scorso anno, prima regione in Italia, siamo orgogliosi di poter continuare e rafforzare il nostro impegno, in collaborazione con ‘Sport e Salute’ e Ufficio scolastico regionale”.
“La letteratura scientifica attesta che nella scuola dell’infanzia e ancor più nella scuola primaria, la pratica motoria costituisce importante strumento di maturazione relazionale e corporea – ha dichiarato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari – L’azione, al secondo anno, del progetto di ‘Scuola Attiva Kids per l’Emilia-Romagna Inclusiva’ integra le azioni realizzate a livello nazionale nella scuola primaria. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna si coinvolgeranno le classi 1^ e i piccoli di 5 anni in via sperimentale nella scuola d’infanzia. Movimento, gioco, sinergia corpo e mente sono il presupposto per un equilibrato sviluppo e per un saldo ancoraggio alla concretezza della corporeità, aspetto sempre più assente nel nostro mondo digitale ma imprescindibile per la salute fisica e mentale”.
“Noi di ‘Sport e Salute’ siamo chiamati ad un impegno forte sulla scuola – ha spiegato, in collegamento da Roma,  il presidente Marco Mezzaroma – Qui in Emilia-Romagna, grazie all’intervento della Regione, porteremo l’attività motoria non solo in tutte le classi della scuola primaria, ma anche in quella dell’infanzia. È una svolta epocale che rappresenterà anche un modello di riferimento per tutta Italia, dove puntiamo a superare la quota di 2 milioni di studenti coinvolti lo scorso anno scolastico. Iniziative come queste riempiono di contenuti le parole introdotte all’articolo 33 della Costituzione riguardo la valenza educativa dello sport. È questo il nostro compito e siamo orgogliosi di svolgerlo ogni giorno, sapendo di poter contare sulla sinergia con realtà istituzionali quali la Regione Emilia-Romagna.”
Alla presentazione della misura ha partecipato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione e coordinatore del progetto.
Tutor qualificati e una piattaforma per incrociare domanda e offerta
Anche in questo anno scolastico, dunque, le scuole avranno la possibilità di aderire al progetto che mette a disposizione “Tutor sportivi scolastici” in possesso della laurea in Scienze Motorie, che opereranno in affiancamento all’insegnante titolare delle classi.  Il tutor dovrà garantire un’ora a settimana di orientamento motorio-sportivo, affiancando l’insegnante della classe.
La seconda ora settimanale di insegnamento dell’educazione fisica sarà impartita dall’insegnante titolare.
Saranno i singoli Istituti scolastici a scegliere se avvalersi di questa opportunità, tramite una piattaforma telematica – gestita dalla società Sport e Salute – che metterà in connessione domanda e offerta. Da un lato appunto le richieste di adesione all’iniziativa da parte delle scuole, dall’altro le candidature degli aspiranti tutor scolastici sportivi.
I tutor saranno appositamente formati per la fascia d’età dei bambini interessati, fermo restando il possesso della laurea in Scienze Motorie del vecchio o del nuovo ordinamento. Con la possibilità di punteggi aggiuntivi – in fase di definizione della graduatoria tramite avviso pubblico – per quanti posseggono titoli di laurea magistrale, dottorato, master o corsi di perfezionamento. Ogni tutor avrà anche a disposizione kit didattici realizzati in collaborazione con le Federazioni sportive nazionali partner del progetto.
Promosso dal ministero dell’Istruzione e del merito e da Sport e Salute S.p.A.,  il progetto nazionale “Scuola Attiva Kids”, si avvale della collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali e del Comitato Italiano Paralimpico.