“Il più grande errore dopo l’alluvione è la volontà politica di voler ricostruire tutto com’era”

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Il più grande errore commesso dopo l’alluvione è rappresentato dalla volontà politica di voler ricostruire tutto com’era prima di maggio. Non ha usato giri di parole Paolo Pileri, docente di urbanistica al Politecnico di Milano, invitato a Faenza in un incontro pubblico alla sala Laderchi da Faenza eco-logica, per parlare di consumo di suolo e urbanizzazione dopo gli eventi dello scorso anno. L’incontro è stato aperto e chiuso toccando i temi delle nuove edificazioni alla Ghilana, in via Firenze, e a Biancanigo, due progetti sui quali Pileri ugualmente non è stato tenero. La Ghilana, ad esempio, è stata giudicata come emblema della politica attuale, una politica senza una visione per il futuro, proprio per la volontà di voler ricostruire tutto com’era prima dell’arrivo delle acque del fiume. L’urbanista ha puntato il dito contro l’eccessivo consumo di suolo e contro la legge regionale voluta dall’Emilia-Romagna da tempo criticata anche dalle associazioni ambientaliste