Grande successo di pubblico per il 57^ Festival Internazionale di Musica d’Organo che, per la prima volta, si affianca alla prima edizione di Valsenio Classica: a fianco delle tre serate musicali ravvenati, infatti, si sono affiancati tre appuntamenti nuovi e assolutamente originali presso l’Abbazia di Valsenio presso Casola Valsenio (RA).

Sono più di 170 gli spettatori intervenuti ai quattro appuntamenti di questo duetto architettonico e musicale che si sono svolti domenica 12 e lunedì 13; domenica 19 e lunedì 20 agosto.

Ora, gli ultimi due appuntamenti: il Gruppo Vocale Musicaesena (domenica 26 agosto, ore 18, Abbazia di Valsenio) con musiche di Tallis, Palestrina, Lasso ed Elgar; un doppio programma per lunedì 27 agosto (Basilica di San Vitale, ore 21): il coro di voci femminili Kyries Chorodia (musiche di Monteverdi, Holst, Byrd, Telemann, Unterhofer) e l’organista Roman Peruki (Bach, Gronau, Chopin, Boelleman, Medelssohn).

Il Gruppo Vocale MusiCaesena nasce nel 2014 all’interno dell’omonima Accademia, con l’intento di affrontare un ricercato repertorio corale a cappella. 

Il gruppo Kyries Chorodia nasce nel 2015 dallo scioglimento della corale civica della città di Ravenna (Associazione Polifonica): composto da sole voci femminili, l’ensamble punta alla riscoperta e alla valorizzazione dei repertori antichi e moderni scritti per sole voci di donne. All’organo Elena Sartori, presidente dell’Associazione Polifonica e organizzatrice del Festival.

Il programma dell’ultima serata prevede, a seguito dell’esibizione del gruppo femminile, il programma per organo di Roman Perucki, concertista di fama internazionale laureato presso il Conservatorio di Danzica.

I concerti presso l’Abbazia di Valsenio si svolgono alle ore 18 (ingresso a offerta libera); le serata presso la Basilica di San Vitale a Ravenna si svolgono a partire dalle ore 21  (biglietto €2).

Il 12 agosto la prima serata in assoluto presso l’antica Abbazia casolana ha ospitato il soprano Lilia Ianeva Satta, in un viaggio attraverso il tempo e la storia del canto sacro dal titolo “Canto sacro in 10 lingue”; mentre il giorno successivo l’apertura del festival ravennate si è avuto con Riverberi, uno duo composto dal sax soprano Pietro Tagliaferri e da Stefano Pellini all’organo.

Domenica 19, a Casola Valsenio, il numerosissimo pubblico ha avuto modo di applaudire i Romagna Brass, un quintetto attivo ormai da 10 anni il cui obiettivo, come si legge nella presentazione, è quello di portare il pubblico a scoprire da vicino e senza filtri la musica plasmata dagli ottoni. Lunedì 20, presso la Basilica di San Vitale, il giovane e talentuoso Mattia Rosati ha accolto il pubblico con il programma per organo Un’ora con Bach.

Il Festival Internazionale di Musica d’Organo, l’evento musicale più longevo di Ravenna e uno dei Festival più antichi d’Europa, si svolge ogni anno durante il periodo estivo tra le splendide mura della Basilica di San Vitale. Quest’anno, per la prima volta, si sdoppia coinvolgendo una nuova e stupenda location: l’Abbazia di Valsenio presso Casola Valsenio, con l’avvio della prima edizione di “Valsenio Classica”.

Il Festival Internazionale di Musica d’Organo è nato 57 anni fa, nel 1961, dalla volontà organizzativa di Monsignor Gino Bartolucci e del Cav. Renato Notturni.  Fu inaugurato dal leggendario organista Karl Richter. La volontà è stata – ed è tuttora – quella di valorizzare le straordinarie composizioni per musica d’organo realizzate dai più grandi autori della storia della musica, i grandi musicisti di oggi e quelli futuri. Oggi l’organizzazione del festival è gestita dall’Associazione Amici dell’Organo di San Vitale, presieduta da Elena Sartori, direttrice d’orchestra di fama internazionale.

Lo strumento utilizzato per far rivivere le grandi emozioni musicali di ieri e per far conoscere quelle di oggi è un organo Mascioni, custodito nella splendida Basilica ravennate di San Vitale. Da 57 anni, quindi, grazie alla volontà di chi l’ha fondato e all’Associazione che oggi ne cura l’organizzazione, il festival offre durante il mese di agosto sei momenti d’incontro assolutamente imperdibili: per le composizioni, per gli interpreti, per lo strumento suonato e, non da ultimo, per la meravigliosa location in cui si svolge.

L’Abbazia di San Giovanni Battista di Valsenio, fondata dai Monaci Benedettini intorno all’anno Mille, è stata sottoposta una importante lavoro di restauro avvenuto lungo tutto l’ultimo decennio  che ha permesso alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna di realizzare una serie di indagini archeologiche che hanno portato alla luce le prime fasi costruttive dell’abbazia.