Piango la morte del Prof. Avv. Filippo Sgubbi. Era uno  dei penalisti più quotati a livello nazionale e uno dei massimi esponenti di quella “scuola giuridica bolognese” che rappresenta un fiore all’occhiello per la Alma Mater e per tutta la grande tradizione italiana del diritto.
Grande avvocato e fine giurista era soprattutto un garantista, ossia una di quelle persone di cui oggi si avverte sempre più l’esigenza. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente e di frequentarlo anche al di fuori dei momenti di ufficialità come i tanti convegni ai quali siamo entrambi intervenuti. L’ultima volta che lo avevo visto fu in una serata conviviale al Circolo del Camino, nel febbraio scorso. Anche in quell’occasione il suo garbo e la sua gentilezza, che erano i tratti distintivi del suo essere prima di tutto una grande persona, fecero di quella serata un altro piccolo evento da ricordare.
Mancheranno le sue sottili riflessioni che sapevano rendere comprensibili a tutti concetti giuridici estremamente profondi e articolati. Una grave perdita per tutto il mondo forense, accademico e imprenditoriale del nostro paese. Ma una grave perdita anche per la città di Ravenna di cui era amico e ne era ricambiato. Alla famiglia i sensi del mio più profondo cordoglio.