“Aperto dalla relazione del segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro, si  è tenuto ieri a Roma il Consiglio Nazionale del PRI.

Molti gli interventi che si sono susseguiti e, al termine del dibattito, è stato votato il documento che si pubblica di seguito.

Il documento, che è stato approvato dai 70 presenti con 3 soli voti contrari e un astenuto, prevede tra l’altro un patto federativo con Azione per le prossime europee che comporterà anche convergenze fra i due partiti nei territori.” – cosi in una nota il segretario regionale del Primo Eugenio Fusignani.

Documento del Consiglio Nazionale del Pri del 10 marzo, approvato a maggioranza con tre voti contrari ed un astenuto.

Ascoltata la relazione del Segretario del Pri, Corrado De Rinaldis Saponaro, il Consiglio Nazionale l’approva.

Dal Congresso di Roma del 2014 il Partito Repubblicano ha posto un progetto democratico liberale all’ordine del giorno, necessario per superare l’inconcludente alternanza fra sinistra e destra al governo del Paese.

Nelle passate Elezioni Nazionali ed Europee il Partito si è impegnato alla costituzione di una forza politica omogenea, legata alla liberaldemocrazia europea, rispetto a coalizioni incapaci di elaborare un credibile ed efficace programma di rilancio del Paese.

Il Consiglio Nazionale del Pri ritiene di conseguenza indispensabile la proposta di un “Patto Repubblicano” per fronteggiare ogni modifica costituzionale tale da compromettere la forma parlamentare della Repubblica sancita dalla Costituzione.

Altrettanti aspetti di criticità provengono da progetti sconsiderati di autonomismo regionale che già hanno fatto danni profondi in passato al tessuto unitario del Paese ed altrettanti potranno farli in futuro.

Il Consiglio Nazionale del Pri ritiene inoltre fondamentale con il progetto democratico liberale un “Patto Repubblicano” per dare una prospettiva nuova all’Europa che, riprendendo la proposta di Mario Draghi possa avere una autorevole ed unica posizione di politica estera; sappia integrare in modo armonico le politiche agricole, industriali e della immigrazione; prepari il sistema economico europeo all’azzeramento entro il 2050 delle emissioni nette di gas serra; raggiunga l’autonomia militare, indispensabile per non dipendere dagli Stati Uniti, necessaria per la difesa del Mediterraneo e per placare gli egoismi di coloro che, in Ucraina come in Palestina, stanno seminando morte e distruzione.

Di conseguenza Il Consiglio nazionale del Pri intende bilanciare il rapporto tra bisogni e risorse disponibili e sarà quindi necessario ricorrere per progetti fondamentali comuni alla emissione di Eurobond.

Il Consiglio Nazionale ritiene altrettanto decisivo il documento presentato dall’amico Saverio Collura sulla sostenibilità del debito pubblico, per perseguire gli obiettivi di bilancio utili a soddisfare i criteri economici stabiliti dall’Unione Europea e strategico, al fine della ripresa del Paese.

Il Consiglio Nazionale del Pri approva la sottoscrizione del Patto Federativo con il partito “Azione” di Carlo Calenda, con cui si condividono i valori ed il riconoscimento di identità politiche che sono proprie della tradizione riformatrice ed europeista dell’Italia democratica.”