27/04/2018 – Prosegue senza sosta il quotidiano impegno della Guardia di Finanza di Ravenna e del locale Ufficio delle Dogane in ambito portuale, al fine di contrastare ogni forma di traffico illecito di merce presso lo scalo marittimo cittadino, a presidio del libero mercato europeo ed a tutela degli operatori commerciali onesti e rispettosi della legalità. Nei giorni scorsi, infatti, nell’ambito dell’ormai consolidata sinergia operativa sviluppatasi tra i due Enti, i Finanzieri ravennati ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno proceduto al controllo di un container proveniente dall’Albania dichiarato contenere calzature da lavoro antinfortunistiche apparentemente prodotte in Italia. L’attività ispettiva ha tuttavia permesso di rilevare che le scarpe erano state interamente realizzate ed assemblate in Albania e riportavano falsamente la dicitura “100% Made in Italy”, così alterando le informazioni circa il loro effettivo luogo di fabbricazione e di provenienza, risultando dunque altamente ingannevole per i consumatori, in quanto capaci di ingenerare nei potenziali acquirenti la convinzione che il prodotto fosse stato realizzato in Italia. Le Fiamme Gialle ed i funzionari doganali hanno quindi sottoposto a sequestro l’intera partita di merce, costituita da oltre 2.500 scarpe, e denunciato all’Autorità Giudiziaria ravennate una cittadina albanese, legale rappresentante dell’azienda pugliese che stava importando il falso “Made in Italy” attraverso il porto di Ravenna.