“Nel rispetto dell’Ambiente lo Sviluppo deve andare avanti: i pozzi sfruttati devono essere riempiti o con acqua o con carbonati”. Così il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli ed il capogruppo di Forza Italia a Ravenna Alberto Ancarani intervengono nel dibattito sul rapporto tra attività estrattive e rischio sismico sulle coste della Romagna, in particolare dopo il forte terremoto a Ravenna del 14 gennaio. “Ipotizzare di sospendere le concessioni per l’estrazione e lo stoccaggio degli idrocarburi sulla base di paure dettate da nessuna evidenza scientifica sarebbe sbagliato – continuano i due azzurri -. Noi sappiamo che la Romagna, così l’Emilia, è un territorio a rischio sismico, ma il principio di precauzione deve essere basato su dati reali. L’attività estrattiva segna un punto di sviluppo e di occupazione importante per il nostro territorio e ricordiamo che il referendum del 2016 per abrogare la norma che estende la durata delle concessioni per estrarre idrocarburi in zone di mare non ebbe successo. Senza calcolare che non è mai stato documentato che l’estrazione di idrocarburi possa provocare una sismicità indotta”.