03/03/2018 – Domenica 11 marzo, alle ore 17,30, alla Bottega Bertaccini, corso Garibaldi 4 – Faenza, si terrà un evento in ricordo di Giovanni Nadiani: “Ué guaglio’ / Ció burdël”, Giovanni Nadiani in napoletano e in romagnolo. Letture di Michele Zizzari e Giuseppe Bellosi. Interventi musicali di Fabrizio Tarroni (chitarre) e Milko Merloni (contrabbasso) «L’undici marzo il nostro Giovanni Nadiani avrebbe compiuto 64 anni. Per ricordarlo abbiamo volentieri raccolto un’idea di Michele Zizzari: leggere le parole di Giovanni, bere un bicchiere di vino in compagnia, ascoltando alcuni suoi amici musicisti. E così domenica 11 marzo alle ore 17,30 ci troviamo per la sua “Festa di compleanno”. Presentare Giovanni Nadiani rischia di essere un’operazione riduttiva: lo spessore letterario della sua scrittura e la grandezza umana della sua persona sono difficilmente traducibili a parole. Anche perché il contributo che ha dato e che ci ha consegnato in eredità come persona, come amico fraterno, come uomo d’arte, di cultura e di pensiero è immenso, variegato e ricco di sfaccettature. Traduttore, docente e ricercatore universitario, germanista, poeta, narratore, fondatore e curatore di riviste letterarie, organizzatore di eventi culturali, performer… e tanto altro ancora. Come molti sanno Giovanni Nadiani ha scritto in romagnolo, pensando in romagnolo, animato da un amore smisurato per la sua lingua madre e verso quei dialetti o le lingue considerati minori. La sua è una delle voci più attuali e autentiche della letteratura romagnola contemporanea. La sua poesia e le sue storie da cabaret sono state tradotte e interpretate in diverse lingue, perfino in catalano. Mancava solo il napoletano. Lingua con la quale Giovanni aveva già scelto di confrontarsi in uno dei suoi ultimi lavori per il teatro, “Terminal (blues del broker fallito)”, realizzato in collaborazione con l’autore, regista e attore teatrale Michele Zizzari. Uno spettacolo nel quale il romagnolo e il napoletano dialogano faccia a faccia, senza censure, mettendo a nudo le laceranti contraddizioni del mondo contemporaneo in due lingue particolarmente efficaci, quanto mai vive ed espressive. Dopo quella esperienza, Michele ha preso a tradurre in napoletano diversi testi poetici e alcune storie di Giovanni, che nel pomeriggio dell’11 marzo, a partire dalle 17.30, saranno interpretate in romagnolo da Giuseppe Bellosi e ovviamente in lingua partenopea da Michele Zizzari. La performance sarà arricchita dalle musiche di Fabrizio Tarroni e Milko Merloni, due componenti dei Faxtet, storico gruppo musicale fondato con Guido Leotta, scrittore, editore e musicista, amico di Giovanni e cofondatore della rivista Tratti, protagonista della vita culturale faentina, anch’egli prematuramente scomparso, nel febbraio di 4 anni fa».