Nella delibera 265 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il comma 1.2 sancisce l’esclusione dall’applicazione dell’articolo 186 D.L. n.36 del 31 marzo 2023 (in materia appalti) da tutte le concessioni afferenti ai settori speciali, di cui al libro III del codice, ossia: gas ed energia termica, elettricità, settore idrico, ecc. Questa importante decisione è destinata a rivoluzionare il panorama lavorativo di numerosi dipendenti, consentendo loro di mantenere la loro occupazione e preservando competenze professionali fondamentali. L’esclusione da tale normativa garantirà la continuità operativa e una maggiore stabilità per tanti lavoratori.

L’articolo 186, introdotto dal Decreto Legge n.36 il 31 marzo 2023, aveva imposto delle restrizioni alle imprese dei settori speciali, obbligandole a esternalizzare alcune competenze oggi “in-house”, il che poteva portare alla perdita di quasi 150 mila posti di lavoro in settori di fondamentale importanza per la nostra nazione.

Grazie all’intervento tempestivo e instancabile di Filctem Cgil, Femca e Flaei Cisl, Uiltec Uil e il sostegno delle tre Confederazioni sindacali, è stato possibile evitare questa minaccia per i lavoratori e per il tessuto industriale del Paese. Da oltre 5 anni, i sindacati si sono battuti per porre fine a un’operazione apparentemente insensata, che avrebbe potuto avere gravi ripercussioni non solo dal punto di vista sociale, ma anche in termini di servizi essenziali offerti ai cittadini.

Il risultato ottenuto rappresenta una vittoria per il dialogo sociale e la sinergia tra i rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni. In un contesto in cui l’equilibrio tra le esigenze economiche e sociali diventa sempre più delicato, questa decisione dimostra che è possibile trovare soluzioni sostenibili e condivise per il bene comune.

“Con la decisione di escludere l’art. 186 (ex Codice Appalti) dai Settori Speciali si è finalmente presa la giusta decisione per questi importanti settori nei quali sono occupati circa 150 mila lavoratori e lavoratrici.” – commenta Stefano Perazzini, segretario Femca CISL Romagna.

“Il rischio era concreto di destrutturare alcuni dei comparti più organizzati ed efficienti, con il potenziale di compromettere la continuità di servizi essenziali per l’intero Paese. Settori come gas ed energia termica, elettricità e settore idrico sono tutti di cruciale importanza per la competitività del nostro Paese e il benessere dei cittadini.

L’esclusione dell’articolo 186 consentirà di proseguire con decisione il percorso già avviato negli anni passati verso la transizione energetica, l’ammodernamento delle reti, lo sviluppo delle reti intelligenti e il rilancio dell’economia. Ciò rappresenta un’opportunità fondamentale per l’Italia per mantenere una posizione di leadership nella sostenibilità ambientale e nell’efficienza energetica.

L’auspicio è che questa importante vittoria per i lavoratori e per il futuro del nostro Paese possa segnare l’inizio di una maggiore attenzione verso i bisogni e le prospettive di sviluppo dei settori speciali. Con il PNRR e i grandi investimenti previsti a breve, è fondamentale garantire un ambiente di lavoro stabile e propizio per la crescita economica e sociale”