L’assemblea generale straordinaria di Federalberghi a cui ha partecipato anche il presidente di Federalberghi Ravenna Raffaele Calisesi, ha approvato una petizione rivolta al Presidente Conte ed ai Ministri Franceschini, Gualtieri, e Patuanelli, per sollecitare il Governo italiano a intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi.

La petizione, nel rammentare i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive e termali a causa della pandemia, elenca gli interventi principali richiesti dagli albergatori: riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire; interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali); esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, IMU, TARI e canone RAI); sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione; incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive; riduzione dell’aliquota IVA al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei; sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale; sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi.

La petizione richiama anche la necessità di aggiornare le disposizioni dell’Unione Europea comunitarie che disciplinano gli aiuti di stato a sostegno dell’economia durante la pandemia (cosiddetto “temporary framework”), al fine di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderebbe il 30 giugno prossimo.

La petizione mira anche a far sì che le imprese del turismo possano salvaguardare il bene più prezioso ovvero i dipendenti che lavorano presso le strutture ricettive. Federalberghi Ravenna invita tutti i soggetti interessati (imprenditori, lavoratori del turismo, cittadini) ad aggiungere la propria firma alla petizione, sottoscrivendola on-line, sulla piattaforma change.org, all’indirizzo:

https://www.change.org/salviamo-le-imprese-e-i-lavoratori-del-turismo