“L’area di via Monti è una nuova “Ghilana” da salvare, tutti i nostri sforzi sono concentrati ora a fermare questa lottizzazione che devasterà un prato bellissimo, ricco di fiori, biodiversità e decine di alberi in mezzo alla città.
Nei giorni passati abbiamo fatto sit-in e foto con cittadine e cittadini venuti a mostrare solidarietà, con cartelli con scritto “salviamo i prati i via Monti”, “stop cemento su aree alluvionate” e continueremo a far conoscere quest’area alla cittadinanza.
In data odierna abbiamo scritto al presidente Stefano Bonaccini (sotto la mail), che aveva annunciato lo “stop alle lottizzazioni in aree alluvionate”, mettendolo a conoscenza di questa lottizzazione, approvata il 27 febbraio dal consiglio comunale di Faenza (all’unanimità!). Il prato di via Monti è stata un’area totalmente sommersa dall’acqua nel maggio 2023, quando la limitrofa tangenziale era diventata un vero e proprio fiume.
Dal 27 febbraio 2024, ci sono 60 giorni per la stipula e noi chiediamo il dirigente del settore territorio di non firmare, poiché potrebbe esporsi a richieste di risarcimento nel caso in cui le villette fossero colpite da nuova alluvione.
La sicurezza di tale lottizzazione infatti non può essere in alcun modo garantita, e con una alluvione simile a quella del maggio scorso la zona andrà nuovamente sotto, con un aumento esponenziale dei danni, a causa della costruzione delle case e del parcheggio. Chi vorrà comprare queste case? Di chi sarà la responsabilità in caso di danni?
Si tratta di una situazione sostanzialmente simile alla Ghilana e Biancanigo, se si rigetta per sacrosanti motivi quella lottizzazione, perché non si può e deve fermare anche questa?
Da parte nostra, come cittadini, porteremo avanti azioni di disobbedienza civile e sensibilizzazione fino a che non sarà fermata.
Il suolo è vivo e non si tocca!”
Faenza eco-logica