Il Consiglio Comunale di Faenza riunito in data 24 febbraio 2022 ha approvato a maggioranza la mozione “Condividere per non discriminare”. La mozione si riferisce a tutte le categorie sociali discriminate per il loro orientamento sessuale. 
PREMESSO CHE:
•negli ultimi anni diverse amministrazioni locali e regionali hanno avviato politiche per favorire l’inclusione dei soggetti discriminati per il loro orientamento sessuale, anche mediante la promozione di iniziative e l’adozione di provvedimenti amministrativi finalizzati al contrasto di tali discriminazioni;
•a causa di una cultura condizionata dal pregiudizio, esistono purtroppo ancora oggi episodi di discriminazione che colpiscono gli individui nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa sulla base dell’orientamento sessuale nonché del sesso, delle questioni di genere, della disabilità, dell’età, dell’orientamento religioso e dell’origine etnica;
•risulta pertanto essenziale l’azione delle Pubbliche Amministrazioni nella promozione, anche a livello locale, di politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone discriminate, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando altresì un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi;
•l’articolo 3 della Costituzione recita quanto segue: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”;
•l’affermazione dei diritti della persona costituisce pertanto il presupposto per la costruzione di una compiuta cittadinanza;•ad oggi esistono associazioni, riconosciute in ambito internazionale, che operano in sinergia con Regioni,Province, Province Autonome ed Enti Locali, al fine di promuovere sinergie, valorizzare le risorse esistenti e diffondere le azioni positive sul territorio italiano;
CONSIDERATO CHE:
•molti Comuni d’Italia, da diverso tempo, hanno aderito a una rete nazionale volta al contrasto delle discriminazioni e tra questi svariati Comuni dell’Emilia-Romagna quali per esempio Forlì, Ravenna, Rimini, Ferrara, Cervia;
•lavorare in sinergia e all’interno di uno spazio di condivisione e interscambio di buone prassi permetterebbe l’ottimizzazione del tempo e delle risorse;
tutto ciò premesso e considerato, si IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
1.nel fare sinergia con altri Comuni o enti locali con la sottoscrizione di una Carta D’Intenti che impegni le Amministrazioni Locali e Regionali a promuovere iniziative volte al contrasto delle discriminazioni e ad avviare un dialogo con le associazioni locali per facilitare l’emersione dei bisogni delle persone discriminate, sviluppando azioni positive sul territorio;
2.nel richiedere che il centro anti discriminazioni in fase di apertura a Ravenna possa transitoriamente essere a servizio di tutto il territorio provinciale;
3.nel potenziare lo sportello “Informa giovani” -che già ha come propria finalità quella di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini –offrendo un servizio a tutti quei ragazzi che subiscono discriminazioni, al fine di creare una comunità migliore, in cui i singoli abbiano la possibilità di esprimere a pieno le proprie attitudini e potenzialità;4.nel relazionare in Consiglio Comunale con una cadenza periodica in merito alle azioni e ai progetti messi in campo relativamente a queste tematiche.