Ieri, domenica 2 maggio, presso la cittadella del Rugby di Parma si è svolta l’assemblea elettiva del Comitato Regionale Emilia-Romagna della Federazione Italiana Rugby, chiamata a rinnovare il proprio Presidente e consiglio per il prossimo quadriennio.

Alla presenza del Presidente Onorario della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi, prima della votazione il Presidente uscente Giovanni ha salutato i presenti alla fine del mandato che ha visto l’imprenditore ravennate numero 1 del rugby emiliano-romagnolo.

Alta l’affluenza all’assemblea, diretta dal Vicepresidente della Federazione Italiana Rugby Antonio Luisi insieme al consigliere federale Antonella Gualandri, con più del 90% dei voti rappresentati.

Le società affiliate al Comitato Regionale hanno espresso il loro voto eleggendo col 76% delle preferenze a nuovo Presidente Giacomo Berdondini, 35enne ravennate consigliere uscente nell’ultimo mandato e presidente del Romagna RFC.

Dopo la riforma federale che ha diminuito il numero dei membri del consiglio da 8 a 5, il nuovo consiglio del CRER è così formato:

  • Giacomo Berdondini, ravennate classe 1985 – Presidente
  • Daniele Cantarelli, modenese classe 1989 – Consigliere
  • Marco Castagnola, piacentino classe 1972 – Consigliere
  • Enrico Freddi, modenese classe 1955 – Consigliere
  • Pietro Rusconi, parmense classe 1969 – Consigliere

Tre sono dunque i nuovi consiglieri, con il solo Enrico Freddi confermato rispetto al precedente mandato.

Le prime parole del neo Presidente Giacomo Berdondini: “Ringrazio tutte le società per la positiva affluenza odierna: l’assemblea è il momento più importante nella vita sociale del nostro comitato. Da domani ci metteremo al lavoro insieme ai consiglieri eletti per essere al miglior servizio di tutto il movimento regionale. Siamo consci del fatto che le limitazioni nel numero dei consiglieri imposta dall’ultima riforma ci porta ad una rappresentatività diminuita nel numero, ma ugualmente sapremo coinvolgere tutte le parti del territorio regionale. Il nostro obiettivo è che tutti si possano sentire rappresentati”.