Dopo il grande successo delle tre rappresentazioni del 21, 22 e 23 dicembre, Ravenna Teatro propone al pubblico due repliche straordinarie di questo inusuale film-spettacolo in realtà virtuale in cui Elio Germano dà vita a un sorprendente meccanismo di analisi socio-psicologica.

Lo spettacolo è in realtà virtuale, Elio Germano non sarà fisicamente presente, i posti sono limitati, è consigliato vivamente l’acquisto on line in prevendita

Nato dallo spettacolo teatrale di cui era attore unico e regista, scritto a quattro mani con la drammaturga di Fanny & Alexander Chiara Lagani, questo film in realtà virtuale nasce dalla collaborazione con Omar Rashid (co-regista del film) e il progetto multimediale Gold, di cui Rashid è fondatore. Un attore, forse un comico, durante uno spettacolo di intrattenimento entra in scena dal fondo della platea e coinvolge il pubblico in quella che pare una riflessione sulle questioni che affliggono la società civile. Piano piano tra slogan sul senso di comunità e sulla meritocrazia, proclami sulla patria e sulla sicurezza, quell’uomo, in un crescendo di autocompiacimento, porterà l’uditorio a una sorprendente conseguenza finale, mostrando come la seduzione autoritaria nasconda un raffinato congegno ideologico, uno strumento persuasivo vorace di consenso, che inganna la logica, manipolandola. Il suo monologo ci trascina a poco a poco in una narrazione avvolgente e disturbante, facendoci vivere un incubo a occhi aperti, tanto più inquietante perché non troppo lontano dalla realtà. Una feroce e allucinata narrazione che scuote le coscienze e lancia un segnale d’allarme: chi di noi può dirsi libero di pensare con la propria testa?

Qual è l’allarme del titolo? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. È in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto. La tecnologia più avanzata offre dunque uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze.

«Uno spettacolo provocatorio che ci mette in discussione come pubblico – racconta Germano –, Cosa stiamo vedendo? A cosa applaudiamo? Chi è il personaggio che abbiamo di fronte? Dove ci sta portando? Un esercizio di manipolazione dagli esiti imprevedibili, per la prima volta il teatro si fa virtuale: indossato il visore e le cuffie, verrete catapultati in quella sala e sarà come essere lì».

«La scelta della realtà virtuale, linguaggio che con Elio Germano esploriamo da un qualche anno – spiega Omar Rashid –, è stata quella più naturale per poter replicare più volte La mia battaglia. In questo modo è stato possibile evitare di dover sottostare alle problematiche logistiche degli spazi teatrali. È sicuramente la miglior trasposizione possibile per questo tipo di spettacolo, già di per sé immersivo». Usando le potenzialità della Virtual Reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i suoi spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere quel segnale d’allarme da cui prende il nome lo spettacolo VR stesso.

Segnale d’allarme
Film in VR tratto dallo spettacolo teatrale La mia battaglia di Elio Germano e Chiara Lagani regia Elio Germano e Omar Rashid con Elio Germano produzione Gold, Infinito

Collaborazione con Corti da Sogni
In virtù della collaborazione con Corti da Sogni, tutti coloro che sono stati spettatori della 22ª edizione del festival in novembre e hanno conservato il tagliando rilasciato dal circolo Sogni, avranno diritto al ridotto sul biglietto dello spettacolo Segnale d’allarme – La mia battaglia VR.

BIGLIETTI
Intero 12 €, Ridotto* 10 € *Under30, Abbonati a La Stagione dei Teatri
I biglietti sono in vendita online su ravennateatro.com e vivaticket.com.
I posti sono limitati. 
La biglietteria è aperta da un’ora prima nello spazio spettacolo con i biglietti rimasti a disposizione.