L’organo ufficiale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, delegazione Romagna, apre il 22 ottobre così: “Uno stupendo oro di Domenico Piccinini chiude la quarta giornata dei Campionati Mondiali Veterani di lotta, in scena a Lutraki, in Grecia, fino a domenica 24 ottobre”, precisando poi che ha battuto, nella lotta greco-romana, l’ungherese Sandor Pali nei quarti di finale, l’ucraino Mykhailo Nylypiuk in semifinale e il russo Andrei Savin nella finale per l’oro, col risultato di 2-0.
Non è bastato il lockdown del 2020 ad arrestare, a 57 anni compiuti, l’eccezionale carriera sportiva di Piccinini, ravennate, carabiniere forestale, ininterrottamente ai vertici della lotta greco-romana dal 1977, quando vinse, a 13 anni, i Giochi della Gioventù. Maglia azzurra d’Italia dal 1980, indossata più volte in campo internazionale con buoni risultati, conquistò poi la medaglia d’oro per cinque anni consecutivi nei campionati italiani assoluti e sei volte nella Coppa Italia. Passando tra gli over 35, è sempre salito sul podio in tutte le edizioni dei campionati mondiali master, raggiungendo quest’anno in Grecia la sesta medaglia d’oro dopo quella conquistata a Tiblisi, in Georgia, nel 2019. Nell’aprile dello stesso anno, aveva sbancato il mitico South Point Arena di Las Vegas, nel Nevada, vincendo il torneo internazionale di lotta greco-romana degli USOPEN, aperti agli over 25.
Formatosi e cresciuto nel sodalizio della Portuali di Ravenna, militando poi, dal 1992 al 1997, nelle file del Centro Sportivo del Corpo Forestale dello Stato a Roma, tornò poi, con l’esperienza master, nella Portuali, la cui dirigenza gli offre l’ambiente ideale per continuare ad allenarsi. Si avvale in sede di gara, come accompagnatrice tecnica, della moglie Monica Berretti, a cui dedica quest’ultima vittoria, in attesa di raggiungere almeno il mezzo secolo di attività agonistica al livello massimo.