Il Safari Ravenna riapre domenica 6 marzo ed è pronto a rilanciare ogni attività con l’obiettivo di  tornare appieno alla normalità.

Dopo 2 stagioni che hanno visto l’apertura rimandata a causa della pandemia, finalmente il Parco Ravennate torna a pianificare la sua stagione integralmente e lo fa mettendo in prima linea ciò che caratterizza l’attività di un giardino zoologico:  salvaguardia, tutela, didattica e ricerca scientifica.

In prossimità con il World Wildlife Day, il più importante  evento annuale mondiale dedicato alla fauna selvatica che si celebra in tutto il mondo il 3 marzo,  il Safari Ravenna consolida e amplia il suo impegno a livello nazionale e internazionale attraverso le collaborazioni con Università, Istituti di ricerca e giardini zoologici

Secondo i dati della IUCN (Red List of Threatened Species), oltre 8.400 specie di fauna e flora selvatiche sono in pericolo di estinzione, mentre quasi 30.000 in più sono ritenute in pericolo o vulnerabili.

Nel 2022, la Giornata mondiale della fauna selvatica guiderà il dibattito verso la necessità imperativa di invertire il destino delle specie più in pericolo di estinzione, di sostenere il ripristino dei loro habitat ed ecosistemi e di promuoverne l’uso sostenibile da parte dell’umanità. Il Safari si impegnerà in prima linea nel promuovere e diffondere questo messaggio, attraverso le sue iniziative, attività e programmi didattici.

Quest’anno, più dei precedenti, crediamo fortemente che si possa finalmente ripartire appieno con ogni progetto che, inevitabilmente, la pandemia ha rallentato o in alcuni casi sospeso. Mi riferisco ad esempio alle visite didattiche delle numerose scuole che ogni anno hanno scelto il nostro Parco e che finalmente, se pur con numeri ancora molto ridotti rispetto al 2019, tornano a farci visita o comunque a contattarci. Così come all’organizzazione di convegni scientifici e di momenti di divulgazione in presenza ai quali stiamo già lavorando. Sono segnali importanti, non solo per la proprietà, ma per tutti i lavoratori che operano all’interno del nostro Parco e per i progetti scientifici che ruotano attorno” dichiara Osvaldo Paci, Direttore Safari Ravenna

Il Giardino zoologico Ravennate, coerentemente con la sua Mission volta alla tutela e alla conservazione della biodiversità,  è infatti protagonista di diversi Programmi EEP (European Eaza Programme) con l’obiettivo di preservare la conservazione di specie minacciate in natura attraverso il regolare scambio tra giardini zoologici. All’interno del Safari Ravenna infatti, tra gli altri esemplari, si possono ammirare Siamanghi, Gibboni, Gaur, Addax, Antilope Roane e Lichi del Nilo, tutti appartenenti a programmi EEP.

Tra le eccellenze del Parco, merita di essere evidenziato il progetto Pan Italia supervisionato dal programma europeo EEP  finalizzato alla conservazione degli Scimpanzé. Quelli presenti nel Parco ravennate infatti, dopo specifiche indagini genetiche, sono gli unici esemplari in Italia appartenenti alla sottospecie verus, la più minacciata tra le 4 sottospecie esistenti. Lo scambio di esemplari maschi, che ha visto l’arrivo di un nostro esemplare presso  lo Zoo di Ostrava (Repubblica Ceca), sede principale del progetto di tutela,  ha già consentito la riproduzione di cuccioli e questo rappresenta decisamente un traguardo volto alla salvaguardia di una specie oggi così minacciata.

L’impegno del Safari Ravenna inoltre, ha visto il sostegno attivo della “Pan African Sanctuary Alliance” (PASA), organizzazione che si impegna a salvaguardare i Primati, recuperare dalla vita selvatica i soggetti feriti e gli orfani e fare  informazione tra le comunità locali sulla necessità di
proteggere le specie selvatiche con la finalità di reinserirli in natura.

Ma le novità del Safari Ravenna non finiscono qui e nel corso della stagione sono previsti diversi momenti di didattica ed incontro tra i keeper e gli ospiti del Parco, con l’obiettivo principale di far comprendere ai più piccoli e non il meraviglioso mondo animale ed educarli  al loro rispetto. Inoltre, nella zona pedonale, sarà possibile ammirare un nuovo mixed exhibit  dedicata ai canguri di Bennet, una delle più grandi specie di Wallaby, e agli Emù, il secondo uccello più grande al mondo dopo lo struzzo. I più fortunati, durante la stagione, avranno certamente la possibilità di ammirare le bellissime uova verdi di Emù oltre che imparare una straordinaria lezione di parità: sono infatti gli esemplari maschi a covare per circa 45 giorni le uova deposte!