“Ettore Muti è stato un violento squadrista, segretario del Partito Fascista, protagonista di violenze ed efferatezze anche nella nostra città.
Nel nostro paese l’apologia di Fascismo è un reato. Come può la celebrazione di un fascista non essere considerata apologia di fascismo?
Se lo chiedono da anni le associazioni antifasciste della nostra città e tanti cittadini perbene offesi dalla sparuta pattuglia di “nostalgici” del regime fascista che si raduna ogni anno davanti al cimitero monumentale di Ravenna.
La dittatura fascista in Italia è stata sconfitta da partigiani e forze alleate, ma nel mondo, anche oggi, dittature, fascismi e privazioni della libertà sono all’ordine del giorno e quindi la Città di Ravenna, medaglia d’oro al valore militare per la guerra di liberazione, continuerà a tenere viva la memoria e a chiedere con forza che manifestazioni apologetiche del fascismo non vengano autorizzate e i comportamenti illeciti perseguiti.
Lo dobbiamo a chi ci ha donato la libertà e a quanti nel mondo subiscono oggi i drammi e le umiliazioni che il fascismo fece subire al popolo italiano.” – cosi in una nota sui social il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.