Carne congelata in pessimo stato di conservazione scoperta dal nucleo Nas dei Carabinieri di Bologna in una rosticceria cinese in provincia di Ravenna, di cui però non è stato fornito il nominativo.

La scoperta è arrivata durante una serie di controlli condotti sui territori di Boogna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Decine le aziende segnalate alle Ausl di competenza per aver rilevato gravi carenze igienico-sanitarie e importanti mancanze nella gestione e riutilizzo di materie prime e prodotti finiti, risultati in alcuni casi scaduti. Tra le altre violazioni riscontrate dai militari, è stato accertato come alcuni ristoranti insistevano su locali abusivi, in assenza di alcuna autorizzazione sanitaria, con depositi privi dei requisiti minimi in materia di sicurezza alimentare.

Riassumendo, sono state 12 le attività di ristorazione sospese (dal valore complessivo di circa 2 milioni di euro). 8 mila i chili di alimenti sequestrati, per un valore di 100 mila euro. 75 mila euro il valore complessivo delle sanzioni amministrative a carico dei titolari; 35 i responsabili di azienda segnalati alle Ausl.

Tra le situazioni più critiche che hanno poi determinato la sospensione c’è appunto anche una rosticceria cinese del ravennate, dove è stato rinvenuto un significativo quantitativo di carne congelata in pessimo stato di conservazione. Oltre a questo, in provincia di Forlì-Cesena è stato ispezionato un ristorante thailandese dove sono state accertate gravissime lacune relative a condizioni igienico-sanitarie sia nella cucina che negli ambienti utilizzati per la conservazione e lavorazione degli alimenti, dove è stata rilevata la presenza costante del cane del proprietario. Pertanto il personale dell’Ausl, intervenuto nell’immediatezza su richiesta dei militari, ha provveduto alla chiusura del ristorante.

In provincia di Bologna sono state interdette le attività di un ristorante di cucina asiatica, avendo appurato come alcuni prodotti ittici somministrati non venivano sottoposti al previsto abbattimento termico. Sempre nel bolognese, in un ristorante di cucina sudamericana è stata constatata l’assenza di autorizzazione sanitaria del deposito alimentare utilizzato, individuato in uno scantinato in critiche condizioni igieniche e infestato da scarafaggi. In un ristorante di cucina greca e un altro asiatico, poi, venivano abusivamente adibiti a deposito alimentare due distinti garage. Un negozio di prodotti alimentari e gastronomici provenienti dall’est Europa era invece abusivamente adibito a ristorante con 30 coperti garantiti e, infine, in una azienda attiva nel commercio all’ingrosso di alimenti etnici sono stati sequestrati circa 5.300 chili di prodotti risultati scaduti da diverso tempo.