Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati
La Delegazione FAI di Ravenna propone diverse interessanti aperture, che spaziano dall’arte antica a quella contemporanea.
L’Accademia di Belle Arti di Ravenna, in via delle Industrie 76, è collocata nello storico edificio che ospitò la scuola d’arte Albe Steiner, in un’area il cui sviluppo urbanistico si lega strettamente allo sviluppo industriale di Ravenna nel secondo dopoguerra. Il percorso si snoda attraversando aule di mosaico, pittura, scultura e decorazione con materiale di recupero, laboratori di oreficeria e incisione, con uno storico tornio per litografie, la galleria dei gessi, i corridoi con le principali opere d’arte esposte fra cui la biblioteca e l’archivio. Visite Sabato: 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00) Domenica: 10:00 – 13:00 / 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). Alle 17.30 visita guidata con la direttrice Paola Babini.
Il Gruppo FAI Ponte tra Culture propone invece le visite al Seminario Arcivescovile Santi Angeli Custodi, in piazza Duomo. «La visita – spiega la capo Delegazione di Ravenna, Claudia Giuliani – vuole ricostruire la vicenda di questo storico istituto nelle sue interessanti articolazioni, atte a gettare luce sulla vita non solo religiosa della città. Particolare attenzione sarà dedicata alla illustrazione della Pala di Santa Caterina di Francesco Zaganelli, della quale si illustreranno iconografia e agiografia, nonché la popolarità del culto a Ravenna. La quadreria del seminario, ricchissima, sarà illustrata attraverso dipinti di autori sei-settecenteschi come Cesare Pronti, Arcangelo Resani, Filippo Pasquali». Ciceroni saranno i volontari del Gruppo FAI Ponte tra Culture, domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ore 10,00 visita in lingua ucraina; ore 15,00 visita il lingua russa).
Il Gruppo FAI di Cervia apre alle visite la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, in via Di Vittorio: costruita tra il 1704 e il 1741, la chiesa si trova fuori dal perimetro urbano di Cervia Nuova e si affaccia sul canale delle Saline. È la chiesa francescana dei Minori Osservanti, costruita con l’annesso convento utilizzando in parte le pietre recuperate dalla demolizione del Convento dei Carmelitani della Madonna del Pino, quando i frati dovettero lasciare la sede nella Città Vecchia. Visite domenica 10:00 – 12:00 / 15:00 – 17:30.
Grazie al Gruppo FAI di Faenza sarà possibile visitare il Palazzo Conti, in via Mazzini 47 a Faenza.  Progettato da Giuseppe Pistocchi nel 1786 si presenta con una facciata sobria di stile neorinascimentale. La galleria del palazzo, purtroppo danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra, presenta un intervento decorativo datato 1787 che segna il passaggio di Felice Giani ad un’attività autonoma. Visite domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00.
Infine, il Gruppo FAI di Lugo propone visite alla Chiesa Conventuale di San Francesco a Cotignola: spogliata durante la soppressione napoleonica, la chiesa subì gravi danni durante il secondo conflitto mondiale, ma fu riparata e riaperta nel 1955; vero gioiello scampato alla distruzione bellica e unico edificio d’epoca sforzesca rimasto intatto è la Cappella di Santa Maria degli Angeli o Cappella Sforzesca, che sorge all’estremità del portico di facciata della Chiesa come edificio autonomo a pianta quadrata, con copertura a volta affrescata dai Fratelli Zaganelli. Visite domenica 10:30 – 13:30 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
«I risultati ottenuti sono frutto di importanti sinergie e collaborazioni – sottolinea Claudia Giuliani – che ci consentono di realizzare aperture importanti che mettono in evidenzia un patrimonio ricco e di valore: il FAI ringrazia tutti coloro che collaborano attivamente, le scuole coinvolte, le associazioni di volontariato e protezione civile, i proprietari e gestori dei beni aperti».