Il Comune di Cervia ha aderito al “Protocollo d’Intesa per la realizzazione dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della Provincia di Ravenna”.

Numerorsi gli enti e le realtà che nel fanno parte fra cui la Prefettura, la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, l’UPPI Emilia-Romagna, i Comuni della provincia, la Camera di Commercio, Ausl, Sindacati, gli Ordini professionali, Linea Rosa e diverse associazioni.

L’obiettivo è costruire un sistema integrato di elaborazione di dati statistici del territorio ravennate in tema di parità di genere, che saranno aggiornati annualmente, per intervenire con efficacia, riducendo le disuguaglianze e le discriminazioni.

I dati inoltre aiuteranno a monitorare l’efficacia delle politiche per evitare le diseguaglianze, promuovere la cultura di genere e delle pari opportunità,e potranno essere d’aiuto nell’individuare gli ambiti di intervento per colmare i divari.

Gli enti e le realtà che hanno aderito metteranno a disposizione risorse umane, tecniche ed organizzative per il raggiungimento degli obiettivi.

Si opererà attraverso un Tavolo di Indirizzo Strategico ed un Gruppo di Lavoro Tecnico-Statistico i cui referenti fanno parte degli enti e realtà che hanno aderito.

Il Tavolo ha il compito di garantire la continuità operativa, stimola e verifica le sinergie istituzionali e il contesto di osservazione dei fenomeni e dei bisogni; programma, definisce e realizza azioni di sensibilizzazione e comunicazione in ambito educativo; monitora fra l’altro l’andamento occupazionale delle donne e le potenziali criticità locali.

L’assessore alle pari opportunità Michela Brunelli ha dichiarato: “L’adesione al protocollo non è un atto formale, ma un impegno concreto per promuovere una maggiore consapevolezza sulle violazioni dei diritti fondamentali delle donne e diffondere la cultura dei diritti umani. E’ sempre più necessario su questi temi sensibilizzare il tessuto sociale, istituzionale, dell’associazionismo e i cittadini, tramite organizzazione di eventi, iniziative di carattere culturale, di comunicazione ed interventi educativi. Occorre un vero cambiamento dell’intera società per renderla più inclusiva, adottare misure per eliminare ogni discriminazione basata sul sesso, nel riconoscimento e godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali di ognuno in campo politico, economico, sociale, culturale e civile e in ogni altro campo, compresi quelli dell’occupazione, del lavoro e della retribuzione”.