Fratelli d’Italia presenta una nuova interrogazione dedicata al tema dell’Asp, l’Azienda dei Servizi alla Persona, al centro del dibattito politico degli ultimi mesi a causa di un bilancio pesantemente in sofferenza (-666.536 euro). Dal 2018, quando si chiuse l’esercizio con una perdita di 302.630 euro, il bilancio dell’ente è andato sempre più peggiorando. La cifra attuale di 666 mila euro, poi, è solo una cifra stimata. La sensazione è che il “rosso” possa essere anche maggiore causa di  maggiori costi e minori entrate, dovute anche alla pandemia, e a causa dello stallo nella questione dei posti letto del Fontanone. 

Nella nuova interrogazione presentata in consiglio comunale, il consigliere Stefano Bertozzi chiede un aggiornamento dei dati analitici relativi al personale dipendente, al personale interinale e un dettaglio analitico della voce “acquisti servizi per la gestione delle attività socio sanitarie”

“Nell’attesa che “con tutta calma” vengano calendarizzate le riunioni della commissione 5, così come anticipato e promesso dal Presidente Visani durante il Consiglio Comunale di fine novembre, continua l’attività di analisi che come Fratelli d’Italia intendiamo portare avanti sui conti di ASP” annuncia Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

“Come ribadito in più occasioni non è possibile avanzare proposte serie e/o formulare analisi critiche e circostanziate senza avere tutti gli elementi a disposizione, ricevuto un primo dettaglio sul patrimonio riteniamo indispensabile entrare nel merito dei costi e nelle modalità di gestione del personale, una delle principali voci di spesa (e chiaramente non può essere diverso trattandosi di una società di servizi alla persona) del bilancio ASP.

L’auspicio è che la maggioranza prosegua nel proposito dichiarato, ma ad oggi pressoché totalmente irrealizzato, di attivarsi con celerità per istituzionalizzare la crisi di ASP in sede consiliare.

È stato risposto no alla richiesta di dimissioni del consiglio di amministrazione, è stato risposto no alla richiesta di istituzione di una commissione di garanzia, non è stato portato al dibattito un piano “industriale” di medio/lungo periodo, sono state promesse riunioni periodiche della commissione 5 per affrontare in maniera sistematica il tema e nulla ancora è stato fissato” ricorda Bertozzi.

“Il problema ASP impatterà nel 2021 ma ancora di più nel 2022 sui bilanci dei Comuni Soci e sul servizio offerto ad una fascia particolarmente vulnerabile di utenza, non abbiamo tempo e ne stiamo perdendo fin troppo, a questo punto mi viene da dire in maniera scientifica”.