Perseguitate dagli ex compagni che non accettavano la fine della relazione, due faentini sono stati raggiunti da altrettante misure cautelari. Nei giorni scorsi il Comando della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina, su delega del Tribunale della Procura di Ravenna, ha provveduto a notificare a due uomini residenti nel territorio dell’Unione altrettante misure cautelari di divieto di avvicinamento e di contattarle attraverso messaggi o telefonate ai luoghi frequentati dalle vittime.

Entrambe le donne dopo essere state oggetto per mesi di atti persecutori da parte dei rispettivi ex compagni con i quali avevano in passato una relazione sentimentale, una volta interrotta, si erano viste destinatarie di decine e decine di telefonate e messaggi telefonici, nel tentativo di riallacciare i rapporti. Un comportamento persecutorio che aveva gettato le due donne nello sconforto più totale e spesso anche nella paura di frequentare luoghi pubblici con il rischio di ritrovarsi di fronte i loro ex. Le vittime dei comportamenti persecutori si erano così rivolte al Comando della polizia locale di via Baliatico denunciando i comportamenti ossessivi tenuti dagli uomini; a supporto del loro racconto sono stati prodotti le centinaia di messaggi e chiamate sui rispettivi cellulari.

Trasmessi gli atti alla Procura, questa aveva coordinato le indagini portate avanti dal Nucleo di Pg dei vigili. Al termine dell’attività ispettiva, che in entrambi i casi ha accertato la veridicità del racconto reso dalle due donne, oggetto di continue molestie, il Gip del Tribunale di Ravenna ha emesso due provvedimenti cautelari nei confronti degli uomini: divieto di avvicinamento alle donne e ai loro congiunti più stretti e la proibizione di contattarle attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione. Entrambe le ordinanze sono state poi eseguite e notificate agli uomini dal personale del Nucleo di Pg della polizia locale faentina.