L’INFORMAZIONE DATA ALLA STAMPA

“Con un comunicato del 30 agosto, l’Ufficio stampa del Comune di Ravenna ha pubblicato che: “A causa di un incidente avvenuto in via Canale Magni con il ribaltamento di un’autocisterna che trasportava alcol etilico (detto anche etanolo o più familiarmente alcol, essendo alla base di tutte le bevande alcoliche, nda) è stata chiusa al traffico la rotonda degli Spedizionieri […].Sul posto sono intervenuti, oltre ai mezzi di soccorso, i Vigili del Fuoco, la Polizia locale e la Polizia stradale. I Vigili del Fuoco stanno valutando il trasferimento del liquido trasportato in un’altra autocisterna […] . Ringrazio di cuore i Vigili del fuoco – afferma il sindaco Michele de Pascale – che come sempre sono intervenuti prontamente mettendo in sicurezza l’area […]”.

Mentre esprimiamo un augurio di pronta guarigione all’autista del mezzo, ci uniamo ai ringraziamenti del sindaco, che attengono certamente alla messa in sicurezza dell’area dal rischio di incendio. Tuttavia, ulteriori elementi di conoscenza raccolti da Lista per Ravenna ci suggeriscono, col supporto della foto dell’incidente qui sopra riprodotta, di chiedere chiarimenti e spiegazioni nell’interesse più generale della sicurezza ambientale. Non avremmo nulla da aggiungere se “il liquido trasportato”, a seguito delle valutazioni effettuate dai Vigili del Fuoco, fosse stato interamente “trasportato in un’altra autocisterna”, come ipotizzato. Ma, osservando come nella parte superiore della cisterna fosse presente un netto squarcio a contatto col terreno, dobbiamo innanzitutto chiedere assicurazioni che nessuna parte del fluido trasportato si sia dispersa nel suolo, perché in caso contrario o di incertezza è assolutamente necessario far luce sulla sua effettiva specie, sulle relative possibili conseguenze e sulle misure adottate.

 

OSSERVAZIONI DIFFORMI

Per terra, accanto all’autocisterna, si vede, sfilatasi col suo ribaltamento, anche la tabella/targa arancione ADR (dall’inglese: “trasporto di merce pericolosa su strada”) esposta obbligatoriamente su tutti i mezzi che effettuano tale genere di spedizioni, sulla quale gli autisti sono molto attenti a disporre la numerazione indicante esattamente la merce trasportata, pena la sospensione della patente fino a sei mesi. Le prime due cifre della parte superiore, 33, significano “Liquido altamente infiammabile”, ma la terza, 6, vuol anche dire “Tossico”. Nella parte inferiore della targa, 1230 è il numero del codice internazionale Kemler ONU che identifica, come prodotto trasportato, l’alcol metilico o metanolo. La targa dell’alcol etilico sarebbe stata 33/1170, senza il 6 “Tossico”, dunque un’altra storia.

Secondo la direttiva 67/548 dell’Unione Europea, il metanolo è dunque classificato: “Prodotto pericoloso”. La scheda tecnica internazionale di questa sostanza, tradotta in italiano da ARPAE, Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia dell’Emilia-Romagna, indica al riguardo i seguenti “Principali sintomi ed effetti sia in forma acuta che ritardata”: contatto con gli occhi: possibilità di irritazione; tossico per inalazione: mal di testa, vertigini, crampi, nausea, vomito e cecità, possibili effetti irreversibili molto gravi; tossico per contatto con la pelle o per ingestione: possibili effetti irreversibili molto gravi. Le “Precauzioni ambientali” da adottare sono: “evitare di disperdere il prodotto o il flusso di lavaggio in corsi d’acqua, scarichi e fogne; evitare il contatto col terreno; informare le autorità competenti se il prodotto ha causato un inquinamento ambientale”.

 

RISPONDA IL SINDACO

Crediamo dunque che la cittadinanza abbia il diritto di conoscere esattamente come sono andati i fatti, e in particolare se è stato constatato, come lascia supporre la tabella targa ADR rinvenuta, che l’autocisterna conteneva non già alcol etilico, come da informazione pubblica resa dal Comune di Ravenna, bensì metanolo, e conseguentemente se e quanta parte di tale sostanza si è sparsa sul terreno. Al riguardo, le risposte potranno auspicabilmente essere fornite col supporto degli accertamenti compiuti sulle bolle di accompagnamento del veicolo, riguardo anche alla differenza eventuale tra la quantità della sostanza trasportata e quella trasferita in un’altra autocisterna, quale misura corrispondente alla sua dispersione nel terreno.

Tali informazioni, di cui rivolgo richiesta al sindaco, dovrebbero estendersi alle misure e agli interventi compiuti o in corso o da svolgersi, partendo, ad esempio, da campionamenti di acque e terreno nella zona dell’incidente. Considerato che, in occasione di tali emergenze, la suddivisione delle attività di controllo tra le forze pubbliche intervenute sul posto assegna alla Polizia Locale quelle attinenti, tra l’altro, ai veicoli inquinanti e all’inquinamento delle acque, ci riserviamo di acquisire copia di quanto relazionato o prodotto dalla stessa in proposito”.