Contro la Mobilità Insostenibile dell’asse via Cicognani/via Caprera, parallelo a via Faentina, che le auto percorrono a grande velocità, in mezzo alle case e ad un complesso scolastico, come una specie di tangenziale nord-ovest del centro urbano, Lista per Ravenna si batte da anni senza che il servizio Mobilità del Comune di Ravenna abbia mosso un dito, se non per installarvi cartelli di velocità massima 30 km/h sbeffeggiati da tutti. Si spera, ma senza illusioni né limite di anni, nello smisurato PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) da 44 milioni, finora solo una montagna di carta.

Per giunta, i pedoni di via Caprera sono messi male per un’altra cattiva sorte, che questa strada condivide con la stretta via Calatafimi che vi confluisce. Il 6 maggio scorso, segnalammo al presidente del Consiglio territoriale del Centro Urbano che i marciapiedi di entrambe, i cui lavori iniziarono nel lontano 1970, sono a tutt’oggi ancora sterrati. Ne allegammo un campione di foto emblematiche. Anche stavolta non abbiamo ricevuto segni di riscontro.

Causa manutenzioni rarissime e sbrigative, su questi marciapiedi (per modo di dire) le erbacce crescono in modo incontrollato, gli alberi si ammalorano, i rifiuti dei passanti e gli escrementi dei cani – quasi richiamati dal degrado – non vengono rimossi, le fogne sono costantemente intasate, gli animali sgradevoli vi proliferano. Ci sono case in via Caprera infestate da topi e blatte, su cui abbiamo appena chiesto un intervento di Azimut.

Siamo della convinzione che la percorribilità dei marciapiedi senza ostacoli, in sicurezza e decorosamente, sia un fatto di civiltà, purtroppo poco rispettato dal nostro Comune.

  1. Il disdoro è maggiore quando i marciapiedi sterrati e poco o niente manutentati si trovano in pieno centro abitato, laddove il transito di pedoni sulla carreggiata è altamente sconsigliato dall’eccessivo e spericolato traffico motorizzato. Riteniamo dunque necessario e urgente un piano d’investimenti volto a rimediare in tali situazioni, con un preciso cronoprogramma, tali storture.
  2. Nel caso di via Caprera e dintorni, si vorrebbe, per le ragioni suddette, che si procedesse in tempi rapidi con un apposito progetto, la cui modesta entità ne consentirebbe un agevole finanziamento dal fondo per le manutenzioni stradali straordinarie già disponibile nel bilancio annuale 2018 per duemila euro, nonché previsto nel bilancio triennale per lo stesso importo anche per gli anni 2019 e 2020.

In tal senso si interroga la disponibilità del sindaco.