Renzo Gambi, già consigliere della Circoscrizione comunale del Centro storico e tuttora collaboratore apprezzato da Lista per Ravenna, ha sottoposto una proposta interessante al gruppo politico. Tale proposta attiene alla nota esigenza di semplificare e snellire il carico eccessivo di burocrazia che travaglia la pubblica amministrazione, e specialmente quando ricade sul più delicato settore della salute umana.

La proposta, che investe il CMP (Centro di Medicina e Prevenzione) di via Fiume Abbandonato a Ravenna, si riferisce a due distinti percorsi burocratici, che, se appianati, potrebbero far risparmiare tempo ed ore di lavoro ai cittadini che devono praticarli e agli operatori dell’AUSL che devono gestirli.

“Gli ostacoli da superare possono sembrare poco significativi. Non ci sono però persone assistite dal Servizio Sanitario Nazionale che non debbano, anche spesso, sottoporvisi faticosamente. E tra di loro, molte non sono avvezze a districarsi nei meandri dell’amministrazione pubblica” commenta Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

“Il primo percorso riguarda gli esami di laboratorio. Nella ricetta del medico di base, essi riportano la specificità di ogni esame, ma non la natura del reperto da esaminare. Questa incertezza era una volta evitata, perché a fianco di ogni esame era riportato, a seconda del caso, se del ‘sangue’ oppure delle ‘urine’. Oggi questo non viene più indicato per il sangue e talvolta non è evidente per le urine, dimodoché, con notevole frequenza, viene a mancare al paziente il reperto urinario, con le conseguenze che è facile intuire. Ripristinare l’indicazione soppressa costa niente” spiega Ancisi.

“Il secondo percorso concerne la scelta del medico, quella iniziale e il cambio. Quando si giunge allo sportello indicato, l’operatore chiede al richiedente quale o quali siano i tre medici che sceglierebbe. Ma qui gli casca addosso l’asino. Chiedere infatti di indicare già la terna dei medici “preferibili” significa porre un’indagine personale a carico di cittadini che spesso conoscono poco o nulla della vasta platea di professionisti entro cui effettuare la scelta, oltretutto non potendo spesso sapere chi abbia ancora posti disponibili. Tempo addietro, questo iter era facilitato rendendo disponibile agli utenti anche l’elenco dei medici con posti disponibili. In tal modo, essi potevano, consultandosi con la cerchia dei familiari o congiunti, esprimere la loro opzione ed arrivare al CMP certi che sarebbe stata accolta. Ora capita sovente che l’assistito debba fare avanti e indietro fino a quando non fornisce all’ufficio un nome accettabile, che cioè abbia posti disponibili” ha sottolineato Alvaro Ancisi.

“Il sindaco del Comune di Ravenna è membro della Conferenza Sociale e Sanitaria, organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’AUSL Romagna, del quale recentemente è stato eletto presidente. È dunque appropriato che il sottoscritto, quale consigliere del Comune stesso, gli rivolga la presente interrogazione allo scopo di chiedergli se intende sottoporre le proposte di cui sopra alla valutazione e al loro eventuale accoglimento da parte della Direzione generale dell’AUSL in questione” conclude Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.