“Con estremo stupore abbiamo appreso che il Sindaco ha ritenuto di rendere pubblico un video nel quale di fatto “invita” i cittadini che vogliano dare un contributo economico per l’emergenza corona-virus ad avvalersi di una specifica associazione di beneficenza” affermano Alberto Ancarani (Forza Italia) e  Samantha Tardi (CambieRà). 

“In tempi “ordinari” la cosa potrebbe essere lasciata correre con tranquillità. Ma in questa fase
il tema assume un significato preoccupante per vari ordini di ragioni:

1) l’associazione in questione è un ente privato che, benchè collabori con il pubblico per propria scelta, ha  obblighi giuridici di trasparenza minimi. Se il sindaco la sponsorizza si assume anche la responsabilità di eventuali, ovviamente inauspicate, lacune in tal senso;

2) esiste una precisa modalità per fare beneficenza direttamente ad AUSL Romagna, con uno specifico IBAN e quest’ultima è certamente sottoposta a tutti gli obblighi di trasparenza (peraltro proprio il Sindaco di Ravenna presiede la conferenza sociosanitaria della Romagna e dovrebbe essere il primo a saperlo);

3) vi sono una miriade di associazioni, molte delle quali nate appositamente e neppure costituitesi formalmente, che meriterebbero analoga “pubblicità” da parte del Sindaco e dubitiamo che egli si metterà a fare un video per ognuna di esse;

4) l’insistito attivismo mediatico dell’associazione scelta dal sindaco appare particolarmente intenso proprio nell’imminenza delle prossime elezioni comunali. Sarebbe disdicevole apprendere che i protagonisti dell’unica associazione scelta dal Sindaco per essere da lui “sponsorizzata” comparissero a breve fra i suoi sostenitori politici. O meglio, in tal caso, si spiegherebbero molte cose” continuano Tardi e Ancarani.

“Esprimiamo dunque a maggior ragione a tutte le associazioni, anche non costituitesi come tali, che stiano operando in favore di coloro che sono impegnati in prima linea nell’emergenza COVID19, ma che non stiano usando l’emergenza come spot per accrescere la loro notorietà a fini politici, la nostra massima solidarietà e vicinanza unite al ringraziamento per quanto stiano continuando a fare, spesso nel silenzio delle istituzioni e magari sentendosi trattate come “di serie B” concludono Alberto Ancarani e  Samantha Tardi.