Tre appuntamenti in Arena Borghesi dedicati a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della nascita del regista. Un documentario, una serata di approfondimento e uno dei grandi classici della filmografia del poliedrico autore bolognese. 17 e 20 luglio e 29 agosto. A contorno del ciclo pasoliniano, continuerà poi la rassegna dedicata al metalinguaggio con due grandi classici della cinematografia italiana, il 18 luglio, e tedesca, il 21 luglio. 

Domenica 17 luglio, alle 21.30, il Cineclub Il Raggio Verde inaugura il trittico incentrato su una delle personalità più importanti del Novecento italiano: poeta, scrittore, saggista, drammaturgo, attore, sceneggiatore e regista. 

La figura di Pasolini verrà affrontata grazie ad un inedito documentario, Il giovane corsaro (2022), che affronta la giovinezza del letterato nella sua città natale, Bologna, dove nacque, il 5 marzo del 1922, e si formò, dal 1937 al 1943. Sarà ospite in sala il regista Emilio Marrese, grazie all’iniziativa Accadde domani promossa dalla FICE Federazione Italiana Cinema d’Essai – Emilia-Romagna e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. 

Le amicizie, i maestri, gli studi, le passioni, la famiglia, i conflitti, i tormenti, la guerra, i luoghi, le prime esperienze in tutte le direzioni del sapere e del vivere, dal cinema alla poesia, dalla letteratura al teatro, dalla pittura al giornalismo, dalla politica all’impegno civile, dallo sport al sesso. Quello di Pasolini con la città dei portici fu un legame viscerale che proseguì fino agli ultimi suoi giorni, senza risparmiare severe critiche alla Bologna “consumista e comunista” degli anni ‘70.

Marrese ci propone uno studente (l’emergente Nico Guerzoni), che decide di fare una ricerca sui testi di varia natura di o su Pasolini e affronta fisicamente i luoghi che lo scrittore ha abitato, attraversato, conosciuto e descritto. Neri Marcorè dà voce alle parole di Pasolini, selezionate da articoli, lettere e interviste.

Mercoledì 20 luglio sarà in arena Roberto Chiesi per parlare di Pasolini. Folgorazioni figurative il titolo della serata ad ingresso gratuito, con inizio alle 21.30, in compagnia del critico cinematografico e responsabile del Centro studi Pasolini della Cineteca di Bolgona: spezzoni di opere saranno alternati a momenti di approfondimento. 

Folgorazioni figurative è anche il titolo della mostra in corso fino al 16 ottobre al sottopasso di Piazza Re Enzo a Bologna, curata da Roberto Chiesi e dal professor Marco Antonio Bazzocchi dell’Università di Bologna: “Quello di Pasolini è un cinema che nasce dal rapporto quasi alchemico con la pittura in maniere sempre molto variegate e complesse” spiega Chiesi.

“Le immagini parlano prima ancora dei testi. I film dove la componente affidata ai dialoghi è preminente sono tutto sommato una minoranza. La priorità è data a corpi, ambienti, luoghi, luci, elementi della realtà che la macchina da presa può catturare”. 

Lunedì 29 agosto sarà infine proiettato Mamma Roma (1962), il secondo film di Pasolini da regista, pellicola appena restaurata dalla Cineteca Nazionale. 

La Mamma Roma interpretata da Anna Magnani incarna la maternità e la prostituzione. Pasolini, ispirandosi a un fatto di cronaca letto sui giornali – la morte di un detenuto diciottenne – costruisce una trama incentrata sul rapporto tra una madre, Roma Garofalo, e il figlio, Ettore: la prima ossessionata dal miraggio del riscatto morale dopo un passato da tenere segreto, il secondo dedito ai furti in una banda di borgatari e innamorato di una donna più grande di lui.

Con Mamma Roma Pasolini torna alle proprie lezioni universitarie, al corso di Roberto Longhi su Masolino e Masaccio.
Dietro la tragedia di madre e figlio, il film invece descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta perdendo e corrompendo i suoi caratteri originari.

Per quanto riguarda invece la rassegna dedicata al metalinguaggio, ai grandi classici della storia della cinematografia mondiale, lunedì 18 luglio sarà in proiezione in arena Bellissima (1951), uno dei film più significativi della carriera da regista di Luchino Visconti.

“Il film è – usando le parole dello stesso regista – storia di una donna o meglio di una crisi: una madre, Maddalena, che ha dovuto rinunciare a certe aspirazioni piccolo borghesi, tenta di realizzarle attraverso la figlia”, cercando di imporla nel cast del nuovo film di Alessandro Blasetti. Il piacere della fantasia a confronto con lo scetticismo e la realtà. 

La serata sarà anche un’occasione per rendere omaggio al gruppo di volontari che nel 1982, quarant’anni fa, decise di dare vita all’avventura dell’Arena Borghesi Cinema, come oggi è conosciuta, e del cineclub faentino, che, proprio in onore del film diretto da Visconti, prese il nome di Bellissima. Il passaggio a Il Raggio Verde arriverà qualche anno più tardi. Una sfida coraggiosa, iniziata nell’estate che vedeva l’Italia ospitare i Mondiali di calcio e le “notti magiche”, in un periodo durante il quale il mercato cinematografico era entrato in profonda crisi, a causa dell’arrivo della tv commerciale, della pay tv e della massiccia diffusione dell’home video, che portarono ad un netto calo del pubblico in sala e alla chiusura di molte sale cinematografiche. 

Giovedì 21 luglio, infine, debutterà all’Arena 2022 il primo “muto musicato” della stagione. 

Fabio Mazzini e Francesco Ottaviano, in arte Il grande Yu, musicheranno infatti dal vivo L’ultima risata (1924), la storia raccontata da Friedrich Wilhelm Murnau di un anziano portiere che, in un prestigioso hotel di Berlino, viene allontanato dal lavoro portato avanti con orgoglio da una vita e rilegato a pulire e a custodire i gabinetti. 

Una metafora della Germania degradata dal disarmo conseguente alla Prima Guerra Mondiale, raccontata da un linguaggio cinematografico innovativo per quegli anni, gli ultimi del cinema muto. Murnau e il direttore della fotografia Karl Freund diedero alla macchina da presa una mobilità mai vista prima, creando ad una narrazione per immagini talmente fluida da rendere inutile l’uso delle didascalie. 

Alle invenzioni di Fabio Mazzini (chitarra acustica ed ellettrica, weissenborn, percussioni, effetti) e Francesco Ottaviano (basso, contrabbasso, percussioni, effetti) il compito di dare al film nuovi ritmi e nuovi significati. 

Entrambe le serate del 18 e del 21 luglio saranno ad ingresso gratuito. Inizio proiezioni alle 21.30.