“Circa la vicenda dei gatti che vivono in libertà su alcuni isolotti della pialassa Baiona si è raggiunto un punto d’intesa con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Ravenna. Quindi per tutto il periodo in cui sarà interdetto l’accesso a quella zona valliva, allo scopo di consentirne la bonifica, una volta alla settimana un volontario dell’Enpa accompagnato da una guardia pinetale potrà raggiungere la colonia felina con i suoi trenta gatti” afferma Enpa Sezione Provinciale di Ravenna. 

“Agli animali che colà vivono in libertà sarà garantito il ricarico dei dispenser per il cibo secco e l’approvvigionamento di acqua dolce negli appositi contenitori.La vicenda si è quindi conclusa positivamente per i mici del “canale H” della pialassa Baiona. Di tutto questo gradiremmo ringraziare l’Assessorato all’Ambiente ed in particolare l’Ufficio Ambiente Tutela e Territorio del Comune di Ravenna, per essersi dimostrati attenti alle motivazioni della nostra istanza. Gradiremmo comunque fornire alcune delucidazioni ai tanti che mossi da curiosità, ci hanno chiesto di meglio conoscere i gatti della Baiona” continua Enpa.

“Orbene tutto ha avuto inizio una ventina d’anni or sono, allorquando alcuni capannisti ebbero l’idea di portare sugli isolotti alcuni gatti, allo scopo di tenere lontani i topi. Il fatto grave è che i suddetti signori non si occuparono mai dei felini e li abbandonarono al loro destino. I più forti sopravvissero e superarono la cinquantina di soggetti. L’Enpa da molti anni si sta occupando della colonia felina fornendo il cibo, ma anche provvedendo alla cattura dei mici per poi sottoporli a sterilizzazione o per curarne le patologie. Il numero è così sceso a circa trenta esemplari” spiega l’associazione. 

“Ci si domanderà come mai non si sia giunti ad una maggiore riduzione del numero dei gatti. Ebbene la cattura di un gatto inselvatichito avviene mediante l’uso di trappole ed occorrono anche settimane se non mesi per catturare alcuni soggetti. Un impegno lungo e per nulla agevole. A quanto sopra si aggiunge il fatto che alcuni mascalzoni trovano comodo disfarsi delle cucciolate indesiderate abbandonandole sugli isolotti. Insomma una storia infinita grazie anche all’imbecillità di certe persone” conclude Enpa.