“Emergernza ambientale sotto gli occhi di tutti (siccità, alluvioni, scioglimento dei ghiacciai come conseguenza dei cambiamenti climatici) e transizione green necessaria ed urgente per affrontarla. Senza però dimenticare il costo sociale delle politiche ambientali”.
Così Roberto Pezzani, responsabile dei Pensionati Cisl (Fnp) dell’Emilia Romagna in occasione della giornata del 3 marzo: sciopero globale per il clima.
Osserva Pezzani che “come la crisi energetica, con rincari per tutti, ha creato problemi maggiori a chi ha meno disponibilità economiche, così le politiche climatiche comportando sacrifici economici, rischiano di essere avversate dall’opinione pubblica. Infatti, molte possono essere le persone che biasimino I governi di preoccuparsi della fine del mondo quando il loro problema è la fine del mese”.
Da qui la necessità, ribadita con forza dal responsabile Fnp, di “una transizione giusta, che integri le politiche climatiche con gli impatti negativi sull’occupazione e sulla società”.
Pertanto, utilizzare al meglio i 17,5 miliardi del fondo per la ‘transizione giusta’ (previsti nel GreenDeal della Commissione Europea) destinati alla protezione del lavoro, attraverso programmi di reinserimento lavorativo, formazione, riconversione economica di territori più impattati dalla transizione energetica, al fine di minimizzare i costi economici della transizione ecologica.
Quindi, a protezione dei più deboli, spesso anziani, dai costi sociali di questa transizione, che come già si vede dalle bollette sono piuttosto significativi, Pezzani rimarca la necessità di “confronto con governo ed istituzioni regionali e locali al fine di trovare insieme soluzioni che ne mitighino le ricadute sociali”.