É di ieri la notizia che il cervese de Pascale é stato eletto Presidente dell’Unione Province Italiane.

Da quando é stato eletto Sindaco di Ravenna ha raccolto un’infinità di incarichi politici ed istituzionali mai detenuti da nessuno. Un vero e proprio record.

Infatti dopo essere stato eletto Sindaco di Ravenna il 19 giugno 2016 è stato proclamato Presidente della Provincia di Ravenna il 4 agosto 2016. Il tutto mentre era a quel tempo anche Segretario Provinciale del Pd. Il 31 maggio 2018 è eletto Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani dell’Emilia Romagna ed è anche membro del Consiglio Nazionale dell’Anci.

E’ anche Membro di diritto del Direttivo della Provincia di Ravenna del Partito Democratico.

Per il Partito Democratico è il coordinatore per l’Emilia Romagna della mozione di Nicola Zingaretti candidato alla carica di segretario nazionale del PD. E notizia di oggi per le primarie nazionali  del Pd che si svolgeranno il 3 marzo de Pascale e’ uno dei 5 capilista . Facile pensare che verrà poi anche eletto negli organi dirigenti nazionali del Pd aggiungendo  altri incarichi a quelli già troppi in essere.

De Pascale fra l’altro è in perenne movimento pur di ottenere ruoli e visibilità attraverso un impegno nel partito democratico che in soli 4 anni lo ha portato ad essere sostenitore di Bersani, Renzi, Martina e adesso Zingaretti.

E’ chiaro che de Pascale ha come obiettivo a breve termine una carriera da parlamentare a Roma e non ha certo a cuore i problemi di Ravenna.

Fare il Sindaco di Ravenna con tutti i problemi della città e del territorio come, solo per fare qualche esempio il lavoro, la sicurezza, i collegamenti, la sanità, le strade e i marciapiedi dissestati, la chiusura della Ravegnana e della E45, il porto il cui escavo viene da decenni ritardato, la Pialassa Piomboni morente, l’eliminazione delle barriere architettoniche, il turismo e le crociere che faticano ad approdare, richiede un impegno a tempo pieno.

De Pascale con tutti questi incarichi può solo dedicare pochissimo tempo per l’amministrazione della città di Ravenna e quando lo fa lo si vede soprattutto per la sua attività di taglia nastri o per i flash mob a favore dei clandestini.

Ricordo al cervese de Pascale che l’indennità del Sindaco è pagata coi soldi dei ravennati e non certo con quelli del Pd che si è liberato del suo costo di funzionario, ora peraltro in aspettativa, nel momento del suo insediamento a Palazzo Merlato.

I ravennati hanno il diritto di avere un Sindaco a tempo pieno e non di un Sindaco che pensa  unicamente è sfacciatamente Ravenna come trampolino di lancio per la sua carriera politica dentro il Pd. Dal momento che ha altri interessi faccia un gesto di coerenza e serietà: si dimetta e consenta ai ravennati di eleggere un nuovo Sindaco che si occupi a tempo pieno dei gravi problemi del territorio ravennate, tra l’altro causati da lui stesso e dal suo PD. I ravennati ne sarebbero felici e grati.