Quasi 7mila tonnellate di massi e 24mila tonnellate di terra per chiudere due rotte dell’argine del fiume Sillaro.

Fiumi e argini in pianura, con le frane in Appennino, restano gli osservati speciali in Emilia-Romagna, dopo l’eccezionale ondata di maltempo che nei primi giorni di maggio si è abbattuta in particolare sulle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Modena.

Nella giornata di oggi duplice sopralluogo di Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, sui territori feriti dagli eventi eccezionali.

Come prima tappa, la vicepresidente e l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini, hanno fatto visita a Dovadola, comune del forlivese messo duramente alla prova dagli episodi di dissesto. Sono 86 le persone evacuate, la maggior parte per le frane che interessano la località Trove e lungo la strada comunale per Montepaolo.

A seguire, nel bolognese, sopralluogo al cantiere di ripristino dell’argine del Sillaro interessato da due rotte in via Merlo, tra Massalombarda e Imola – che ha determinato l’allagamento di Conselice e Spazzate Sassatelli – e in via del Tiglio, sempre nell’imolese.

Già dal 2 maggio, si è lavorato senza sosta per riparare le falle, giorno e notte. Martedì scorso sono state completate le operazioni di telonatura.

“La presenza sul territorio – hanno commentato Irene Priolo e Andrea Corsini – è segno della vicinanza della Regione alle comunità colpite e dell’attenzione che continua a rimanere particolarmente elevata a maggior ragione per quanto riguarda i dissesti, anche alla luce dell’allerta rossa emessa per la giornata di domani, quando si prevedono nuove piogge. Come il presidente Bonaccini ha evidenziato al Governo, e come ribadito ieri anche al ministro Musumeci nel corso della sua visita, ci troviamo ad affrontare una situazione del tutto straordinaria che richiede strumenti e risorse altrettanto straordinari”.

I ripristini sugli argini del Sillaro

Già dal 2 maggio sono iniziati gli interventi di ripristino delle due rotte degli argini sul Sillaro, nel bolognese. La più importante, lunga circa 50 metri, interessa la difesa spondale all’altezza di Via Merlo, tra Massa Lombarda e Imola, e ha portato all’allagamento della frazione di Spazzate Sassatelli (Imola) e di Conselice (Ra). Ancora oggi si registrano ancora 50 persone evacuate a Spazzate, dopo il picco di oltre 360 dei giorni scorsi (300 a Spazzate e 63 a Conselice).

Per sistemarla, sono stati posizionati 6mila tonnellate di massi portati sul posto con circa 200 carichi di mezzi pesanti. Sono 23.500 i metri cubi di terra posizionati. Attualmente risultano ancora in corso i lavori di rinforzo dell’arginatura: lungo un tratto arginale di circa 100 metri, saranno inoltre collocate palancole per renderlo impermeabile e accrescerne così la sicurezza.

Altre 600 tonnellate di massi hanno chiuso invece la breccia in via del Tiglio, a Imola, insieme a più di 3mila metri cubi di terreno. Da ultimo, è stata sistemata anche una piccola breccia che si era aperta su argine privato, in via Ladello.

L’allerta rossa per domani

Dalle prime ore di domenica 14 maggio una perturbazione porterà piogge diffuse a tratti moderate su tutta l’Emilia-Romagna. I fenomeni, che potranno assumere anche carattere temporalesco, saranno in progressiva attenuazione dal pomeriggio-sera.

In ragione delle vulnerabilità ancora in atto dopo il maltempo dei giorni scorsi, per la giornata di domani è stata emessa un’allerta rossa per criticità idraulica sulle zone centro-orientali della regione, in particolare bassa collina e pianura romagnola, oltre che collina e pianura bolognese. Arancione montagna, alta collina, costa romagnola e pianura ferrarese.

Rispetto alle criticità idrogeologica, è allerta arancione per montagna, alta collina romagnola e collina bolognese.