Dopo la lunga pausa forzata dovuta all’emergenza Coronavirus, RavennAntica riparte con tante belle novità: anzi, sarebbe più corretto dire che, in realtà, non si è mai fermata.

Durante il lockdown, infatti, non senza difficoltà, sono stati portati avanti una serie di progetti per riuscire ad animare, nonostante le inevitabili restrizioni, i siti museali, in collaborazione con tante realtà del territorio.

Dopo la riapertura del Parco Archeologico di Classe, costituito dal Museo Classis Ravenna, dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe e dall’Antico Porto di Classe, che ha visto l’introduzione delle prenotazioni online al fine di rendere più sicuro l’accesso per i turisti, RavennAntica arricchisce l’offerta culturale con un nuovo evento espositivo, intitolato Tesori ritrovati. Il banchetto da Bisanzio a Ravenna, allestito presso il Classis Ravenna.

La mostra temporanea, che inaugurerà il 12 giugno e sarà aperta al pubblico dal 13 giugno al 20 settembre, approfondisce il tema del banchetto tardoantico e presenta alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe.
La narrazione prende avvio dalla documentazione del loro ritrovamento: nell’immaginario collettivo, il tema del tesoro nascosto e ritrovato per caso è al centro di numerosi rinvenimenti archeologici. In antico, molti occultamenti venivano fatti intenzionalmente per proteggere beni preziosi a fronte di una minaccia imminente (guerre, lotte civili, epidemie). Il sotterramento, nelle intenzioni di chi lo ha fatto doveva essere provvisorio e con la speranza del recupero. In realtà, come nel caso degli oggetti in mostra, spesso si rivela definitivo perché per molte ragioni non è stato possibile recuperarli: da qui il titolo Tesori ritrovati.
L’esposizione, che segue il filone inaugurato lo scorso anno, si inserisce perfettamente nel percorso espositivo del Classis Ravenna con lo scopo di valorizzarne uno o più pezzi affiancandoli a reperti provenienti da altri musei, al fine di una visione più ampia del valore intrinseco della storia che il reperto rappresenta.

L’altro appuntamento riconfermato, nonostante le difficoltà del momento, è quello dei Cre – Centri ricreativi estivi – Estate al Museo 2020, al via lunedì 15 giugno presso il Museo Classis Ravenna e il Museo Didattico del Territorio di San Pietro in Campiano: essendo siti con ampie aule di laboratorio e disponendo di grandi spazi aperti in esterno consentono la corretta applicazione di tutte le norme ed i protocolli necessari ad ospitare i bambini in sicurezza.

Dal 15 giugno all’11 settembre, tutte le settimane, dal lunedì al venerdì, il Museo Classis Ravenna e MdT – Museo Didattico del Territorio di San Pietro in Campiano propongono attività estive ludiche ed educative per avvicinare i bambini alle tecniche artistiche, alla storia, all’archeologia e al mosaico, lavorando sulla partecipazione attiva e sulla stimolazione continua della creatività.
I Cre sono aperti ai bambini della scuola primaria, dai 6 agli 11 anni (nati dal 2013 al 2008).
In virtù delle misure di sicurezza richieste, è previsto il numero chiuso dei partecipanti, che saranno divisi in piccoli gruppi con educatori dedicati (con il rapporto di 7 bambini per ogni operatore). Ogni giorno verranno realizzati due laboratori a tema (archeologia, mosaico, creatività, argilla e colore) che saranno sviluppati sempre in modo diverso. Oltre ai laboratori sono previsti momenti di gioco guidato. Tutte le attività proposte sono svolte sotto la sorveglianza degli educatori museali.
L’apertura delle iscrizioni è prevista ad inizio giugno.

Da fine giugno è infine prevista la consueta rassegna estiva Classe al chiaro di luna, ricchissima di novità. Verrà ospitata nell’ampio e suggestivo spazio verde di fronte al Museo Classis Ravenna creando un’arena estiva con oltre 500 posti a sedere strutturata in modo tale da assicurare le misure di sicurezza tra gli spettatori. Sarà una programmazione unica ricca di ospiti e di sorprese.