Foto della vecchia attività

Italia Nostra sezione di Faenza e sezione di Ravenna sono “sgomente per la distruzione in atto – stando a quanto riportato da articoli di stampa – della storica Tipografia Casa Editrice Fratelli Lega, esistente a Faenza in Corso Mazzini dal 1910“.

“Cosa rappresenti l’attività dei Fratelli Lega per la cultura e l’arte d’Italia e della Romagna è superfluo soffermarsi, basti solo citare le riviste “Faenza”, organo del Museo Internazionale delle Ceramiche, “La piê”, “Valdialmone”, “Xilografia”, o il volume prevalentemente xilografico “Contemplazioni”, pubblicato nel 1918 per Arturo Martini e considerato il capostipite dei libri d’artista italiani, o, ancora, la pubblicazione delle prime opere poetiche di Tonino Guerra.

Nondimeno, tali attività, comprensive di quelle di cartoleria e vendita delle pubblicazioni della Casa Editrice si sono svolte per quattro generazioni nei locali di Corso Mazzini, restati immutati e perfettamente conservati dagli anni 30, e realizzati dall’altrettanto celeberrima Ebanisteria Casalini di Faenza l’uno, dall’ufficio tecnico Olivetti alla fine degli anni ’40 l’altro.

Desta sgomento che l’intera attività venga dunque distrutta senza alcun riguardo nella sua consistenza materiale che sarebbe invece stato opportuno e possibile conservare, tanto più che pare, stando sempre alla stampa, debba ospitare, in continuità, un’attività di rivendita libri di una nota Casa editrice.

Sempre dalla stampa, infatti, si apprende che tutto l’arredo verrà sottratto alla sua sede originaria, sostituito e trasportato non si comprende bene dove“.

Italia Nostra ha inviato comunicazione ed istanza urgente alla Soprintendenza di Ravenna, al Comune di Faenza ed anche alla Casa editrice che subentrerà, affinché lo smantellamento abbia termine almeno per gli arredi superstiti e venga predisposto, come “non di rado avviene per i progetti di riadattamento rispettosi e coerenti delle Botteghe Storiche – quale era la Fratelli Lega – un riuso dei locali che sappia coniugare la conservazione dell’esistente al nuovo uso“.