Pubblichiamo lettera aperta di Ivano Mazzani  ad Hera e all’assessore Barancini:

“Io abito in viale Giovanna Bosi Maramotti 17, sono andato all’incontro con piacere il 10 ottobre al centro per gli anziani La Quercia. C’erano un dirigente Hera e l’assessore Baroncini che ci hanno prospettato l’intervento per quanto riguarda il discorso della raccolta della differenziata.
Benissimo sono contento anche se anni che la faccio, e ho usato  sempre usato in maniera più o meno corretta il modo di distinguerla e di porla nei cassonetti ora anche il contributo della app il rifiutologo.
Abito in un condominio e abbiamo trovato una soluzione con Hera legata al fatto che verranno  posti cassonetto della indifferenziata e dell’umido in una zona del portico che è comune con due nostri condomini.
Si direbbe tutto bene ma invece la domanda che voglio fare è ci date la tesserina per aprire l’indifferenziata la chiave per aprire organico, il resto rimane su strada in questo modo cercate di avere un controllo più mirato sulla indifferenziata per arrivare a una percentuale del 70% di raccolta differenziata.
Se questa è la motivazione e l’impostazione non capisco perché intanto dobbiamo gestirsi noi i bidoni che sono sotto il portico le dobbiamo lavare e tenere in condizioni di buon uso. Tutto questo per permettere che cosa? Una maggiore organizzazione del trasporto, del controllo di chi fa più indifferenziata, poi niente che però vada l’indirizzo di premiare i virtuosi, niente scontistica in più dobbiamo appunto noi pulire i cassonetti avere preciso e chiaro quando passeranno i il camion per portare via i cassonetti sotto il portico.
Insomma tutto a nostro carico ripeto io ho sempre fatto la indifferenziata e la differenziata in maniera criteriosa e se sono contento di contribuire allo sviluppo della differenziata, non capisco perché io che sono anni che la faccio in una certa maniera devo anche farmi carico di situazioni che mi penalizzano. Vorrei capire e vorrei che l’assessore Baroncini e dirigente Hera mi diano una risposta e una motivazione. Le persone bisogna convincerle e trovare la giusta misura perché non diventi penalizzante ciò che può essere giusto e necessario.”

Ivano Mazzani