19/04/2018 – E’ il giorno della festa per la Pro Loco di Lugo che celebra i suoi 50 anni di vita con un’interessante e originale iniziativa che vuole coinvolgere tutta la popolazione lughese. Si tratta del tiro alla fune incrociata con la caveja, in programma domenica 22 aprile alle ore 15 al parco del Tondo di Lugo, una rievocazione dopo mezzo secolo della grande gara di tiro incrociato alla fune tra i quattro rioni cittadini che l’allora neonata Pro Loco di Lugo (il primo vagito fu il 18 giugno 1968) bandì il 26 aprile 1969 abbinandolo ad una spettacolare gimkana motociclistica notturna rionale. Dedicata alla memoria di Francesco Abbondanti, un grande amico della Pro Loco prematuramente scomparso, la gara di domenica, che si tiene nel giorno di San Franceschino, giorno in cui 50 anni fa l’allora consiglio dell’associazione provò a studiare l’evento, vedrà cimentarsi quattro squadre provenienti da Faenza (si tratta del San Rocco), dal Trentino (due formazioni) e dalla Toscana, città e territori dove questa disciplina è molto radicata, il cui peso complessivo degli atleti non deve superare i 5 quintali. A fare da sfondo e da accompagnamento musicale degli sforzi dei contendenti ci penseranno i Canterini Romagnoli con il loro robusto repertorio di musiche e canti della nostra tradizione, mentre dopo i grandi sforzi alla sera, nella sede del Circolo Sociale Il Tondo, si terrà la grande cena del 50° (20 euro a persona; 10 euro per i bambini fino a 12 anni: per prenotazioni, tel. 324 5885511, dopo le 18), a concludere la giornata celebrativa. L’ulteriore novità dell’evento è rappresentata dall’obiettivo che le squadre devono realizzare: andare a prendere la caveja posta all’estremità di ogni fune e che sostituisce il classico cappello previsto dal regolamento del gioco. La scelta della caveja non è casuale: non è solo il simbolo per eccellenza della romagnolità ma è anche “un obiettivo che si era dato anni fa – racconta Mauro Marchiani, presidente della Pro Loco – Francesco Abbondanti, il nostro caro amico, di portare la caveja in piazza a Lugo con una manifestazione. Ecco, dunque, questa iniziativa del tiro alla fune incrociata con la caveja che dedichiamo a Francesco e per lo svolgimento della quale ringraziamo la sua famiglia, per la disponibilità dimostrata, i nostri volontari, il cui lavoro è sempre prezioso e insostituibile, e la Pubblica Assistenza Città di Lugo per il suo prezioso supporto. Il fatto poi che le squadre partecipanti vengano da fuori Lugo testimonia anche la forza di traino turistico che questo evento può esercitare”.