Un “aggiustamento” del compenso più che sostanzioso, quello deciso dal Pd a favore del Presidente di Autorità di sistema portuale Avv. Daniele Rossi.
Un premio per la sua disastrosa gestione del Porto di Ravenna, che noi de La Pigna abbiamo sempre aspramente criticato tanto da aver chiesto, già mesi fa, al Sindaco Michele de Pascale di intervenire per rimuovere Rossi dall’incarico.

Un aumento smisurato che appare ancor più ingiustificato in questo momento di piena crisi economica.

Più 60.000 euro: questo é l’aumento che Rossi si troverà in “busta paga” già a partire dai prossimi mesi. Il suo compenso così passa da 170.000 a 230.000 euro l’anno.

Evidentemente il Pd é convinto che i disastri commessi da Rossi in questi anni a guida della nostra Autorità Portuale, siano un merito e non un motivo di sfiducia.
I continui rinvii del bando per l’escavo del canale Candiano pubblicato dopo infinite procrastinazioni solo pochi mesi fa; l’inerzia nel risolvere le annose questioni dei canoni demaniali che soffocano gli imprenditori di Marina di Ravenna; l’affaire Berkan B, sono solo alcune drammatiche testimonianze. Per non parlare della catastrofe legata all’insabbiamento del terminal crociere, che ha comportato la drastica riduzione del numero delle navi in ingresso e, di conseguenza, del numero di turisti in arrivo in città. Volendo affondare il colpo, potremmo, poi, tirare fuori l’argomento Marinara ed in particolare Seaser, la società – da anni in liquidazione- che (non)gestisce il nostro porto turistico.
Un aumento avallato dal Ministero delle Infrastrutture, sulla base de referto del Gabinetto del Ministro Pd de Micheli.
Il 2 aprile 2020, il Comitato di Gestione di detta Autorità, ha deliberato di riconoscere con urgenza, come si legge dalla delibera “quanto prima”, al Presidente Rossi, un’indennità variabile per l’anno 2019 di 60.000 euro, che va ad aggiungersi all’emolumento fisso di 170.000 euro.
L’aggiunta di altri 60.000 euro all’emolumento fisso del Presidente dell’ADSP, ha visto il voto favorevole dal rappresentante per il Comune di Ravenna nominato dal Sindaco de Pascale e del rappresentante della Regione Emilia-Romagna designato da Bonaccini.
Dobbiamo, quindi, dedurre che il Sindaco de Pascale sia totalmente d’accordo con questo aumento. E che sia stato preventivamente messo al corrente dalla rappresentante del Comune di Ravenna che lui stesso ha nominato nel Comitato di Gestione.
Insomma, dopo lo scandalo degli aumenti spropositato dei compensi degli amministratori di Hera, che abbiamo portato all’attenzione pubblica settimane fa, ora, in piena emergenza economica da Covid-19, il Pd si scatena con un altro aumento spropositato ed ingiustificato.

Intanto, però, di soldi per aiutare imprese e famiglie non se ne vedono.