Una parte fondamentale dell’attività della Fiab (la Federazione italiana ambiente e bicicletta) è costituita dall’educazione alla mobilità sostenibile e all’attenzione al territorio, in particolare per quanto riguarda le giovani generazioni. E, passata l’emergenza legata all’alluvione, la Fiab Ravenna ha ripreso l’attività anche in questo settore, oltre a quello delle escursioni sui pedali. Così, nelle giornate conclusive dell’anno scolastico, i volontari della Fiab hanno terminato il progetto rivolto alle scuole secondarie di primo grado accompagnando in bici al mare tre classi di un istituto ravennate.
Ora è la volta delle attività legate alle ‘Magliette Gialle’, il progetto di volontariato e di cittadinanza attiva promosso dall’assessorato al decentramento del Comune di Ravenna e rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni. La Fiab collabora all’iniziativa realizzando 2 progetti, come spiega Andrea Navacchia, riconfermato presidente  della Fiab Ravenna. “Grazie all’impegno portato avanti dal nostro responsabile per l’attività delle scuole, Edoardo Giangiulio, coadiuvato da Mauro Farinella _ sottolinea Navacchia _ a partire dal 19 giugno  proporremo un’attività di conoscenza del territorio e una denominata Riciclofficina per imparare la manutenzione e la riparazione delle biciclette”.
Il primo progetto prevede una settimana, dal lunedì al venerdì, che vedrà i ragazzi impegnati in escursioni giornaliere in bicicletta (si andrà dal giro dei monumenti Unesco di Ravenna al Capanno Garibaldi e alla pialassa Baiona, dalla pineta San Vitale al parco 1° Maggio, dall’idrovora di Fosso Ghiaia a Marina di Ravenna) durante le quali verranno anche insegnate tecniche e metodologie per un corretto uso della bici e su come girare girare in sicurezza. Si tratta di un insieme di attività, già proposte gli scorsi anni sempre nell’ambito delle ‘Magliette Gialle’, rese possibili grazie anche alla collaborazione con l’Autorità Portuale, Il Consorzio di Bonifica della Romagna, la Coldiretti ‘Campagna Amica’, il Corpo Piloti del Porto di Ravenna, la Fondazione RavennAntica.
Il secondo progetto, spiega Edoardo Giangiulio, “è una novità di quest’anno. Si tratta della Riciclofficina, attività durante la quale, nel corso di una settimana, insegneremo ai ragazzi a recuperare e rendere nuovamente utilizzabili biciclette donate dal Comune di Ravenna e che hanno bisogno di essere ‘restaurate’. Dopo questa ‘cura’ le bici saranno poi donate ad associazioni locali no profit. Il ‘corso’ si svolgerà a fine giugno a Ravenna e in luglio a San Pietro in Trento”.