Nel pomeriggio del 30 giugno la centrale operativa dei Carabinieri di Imola ha segnalato ai colleghi di Faenza che una vettura Audi A3 era loro sfuggita dopo un inseguimento, rappresentando la possibilità che fossero i responsabili di un tentativo di truffa.

Le immediate ricerche hanno permesso di intercettare la vettura segnalata, che si dava nuovamente alla fuga, dando vita ad un rocambolesco inseguimento lungo le strade del centro manfredo. Gli occupanti, vistisi braccati, anche per il sopraggiungere di altre pattuglie, dopo aver abbandonato la vettura, tentavano di proseguire la fuga a bordo di biciclette, asportate nella zona dell’Ufficio Postale centrale di Faenza. Venivano però bloccati dagli operanti, risultando essere 2 uomini, domiciliati fuori regione, già con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

I successivi controlli hanno consentito di rinvenire “l’armamentario” solitamente utilizzato per portare a termine furti in casa di anziani, tra cui una radio ricetrasmittente puntata sulle frequenze delle Forze dell’Ordine. Anche la vettura è risultata “taroccata” con l’applicazione di adesivi che modificavano sostanzialmente il numero di targa. Sono stati così tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e contraffazione di sigilli dello stato. Il magistrato di turno ha disposto l’accompagnamento in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Nelle ultime settimane sono avvenuti più episodi di furti in casa di persone anziane, che vengono irretite con la scusa di controlli degli impianti (di gas, elettrici, etc), che consentono ai malviventi di introdursi nelle abitazioni ed impossessarsi di beni e denaro in possesso delle vittime. Allo scopo di prevenire tale odioso reato i Carabinieri del Comando Provinciale di Ravenna operano mirati quotidiani servizi per infrenare tale tipologia di reato. Pur non essendo al momento gli arrestati ricollegabili a tali episodi, tuttavia il fenomeno desta una qualche preoccupazione. L’Arma dei Carabinieri rammenta che nessuno è autorizzato a recarsi presso il domicilio altrui per controlli non preventivamente concordati alle condutture di acqua, luce e gas. In tal caso è sempre opportuno chiamare immediatamente la locale caserma dei Carabinieri o il numero di pronto intervento 112 per segnare tali episodi.