“Dopo l’annuncio del Presidente del Consiglio Conte in merito all’intenzione di ENI di realizzare un deposito di CO2 a Ravenna, finalmente il progetto sta iniziando ad alimentare le discussioni” È il commento di Europa Verde.

“La società civile, soprattutto i movimenti ambientalisti, si interrogano e iniziano prendere posizione, anche perché, dietro a un propagandato progetto di economia circolare, si nasconde l’ennesimo tentativo di perseguire la strada dello sfruttamento delle risorse fossili. Una sorta di green washing, come lo si chiama oggi, per sfruttare fondi europei che dovrebbero invece essere destinati a una vera svolta verde, orientata verso il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ma a fianco della società civile anche la politica deve fare la sua parte. È chiaro che, malgrado il sito scelto sia Ravenna, la questione è di rilievo nazionale, ma ugualmente le forze politiche locali sono chiamate a prendere una posizione e fare delle scelte”.

La questione, secondo Europa Verde, dovrebbe riguardare anche la scelta del futuro sindaco della città: “Nel 2021, Covid permettendo, i cittadini del Comune di Ravenna saranno chiamati a eleggere il nuovo Sindaco ed è inevitabile che la posizione assunta nei confronti di questo progetto possa essere una discriminante.

Europa Verde ha già fatto la sua scelta e non potrà mai appoggiare il progetto che prevede il deposito di CO2. Riteniamo che i tempi siano maturi per la svolta verde e il dovere ci chiama verso scelte importanti. Siamo favorevoli ad esempio a un possibile impianto eolico off shore e a progetti di riviera eolica e solare, impianti che dovranno comunque superare tutti i passaggi della Valutazione di Impatto Ambientale, e non appoggeremo interventi legati a logiche di sfruttamento delle fonti fossili.

E le altre forze politiche da che parte staranno?”