foto di Willy Maurizio Cazzanti

“Allora avevamo ragione noi, quando sostenevamo che gli oltre 700 daini dichiarati dal Parco e dalla Regione esistenti nel Ravennate (area Classe), erano frutto di fantasia pretestuosa?

Come “Rete di Associazioni daini Pineta di Classe e di Lido di Volano” ci fa comunque piacere che i numeri siano stati finalmente ricondotti ad un piano di realtà, piuttosto che strumentalmente enfatizzati sui tavoli istituzionali.

Ma andiamo per ordine. Da oltre due anni la Regione – e ovviamente i vertici del Parco del Delta del Po – andavano sostenendo che un numero in crescita esponenziale di daini (si è letto perfino 1500 sugli organi di stampa), stava riducendo al collasso la Pineta di Classe e le Riserve Naturali demaniali.

Per quanto riguarda l’area di Classe, in particolare, l’assessore regionale Mammi ha sempre parlato di oltre 700 esemplari, e non ha mai ufficializzato l’esistenza di censimenti ulteriori seguiti a quello del 2019, se non un vago accenno ad un successivo censimento che sarebbe stato eseguito in una non meglio precisata primavera. Abbiamo dunque provveduto, tramite accesso atti, a chiedere conto concretamente di quelle che per noi erano fantasiose ricostruzioni, finora mai approfondite. E così, nella risposta ricevuta qualche settimana fa direttamente dagli uffici della Regione, scopriamo che i daini non sarebbero più oltre 700 come hanno sempre dichiarato, ma bensì 525. Più o meno quanti ne aveva già stimati la Rete di Associazioni durante numerosissimi sopralluoghi sul campo da parte di alcuni volontari. Ciò nonostante, però, i numeri ancora non tornano, ad esempio, sulla sproporzione del numero delle femmine rispetto a quello dei maschi che non riflette quanto avviene in natura: anche su questo ci riserveremo di effettuare ulteriori verifiche.

Invece, ciò che è incomprensibile (ma neanche più di tanto) nei numeri forniti dalla Regione è che da nessuna parte viene presa in considerazione l’azione di contenimento dei lupi. E non parliamo di pochi lupi, ma di una famiglia di nove unità. Dopo avere letto sugli organi di stampa sorprendenti dichiarazioni da parte del Direttore del Parco del Delta circa le predazioni annuali da parte dei lupi che non supererebbero i 60 daini, così come di predazioni di nutrie (invece quasi totalmente catturate con trappole e soppresse dagli “addetti ai lavori”), o di quei pochi cinghiali presenti di cui, a quanto ci risulta, non è mai stata rilevata alcuna carcassa, ci chiediamo: dove si trovano i dati scientifici riguardanti la presenza e l’impatto dei lupi nella Pineta di Classe? Pur trattandosi di una specie protetta, nessuno se ne occupa?

Le risultanze da parte delle Associazioni sulle predazioni dei lupi in pineta trovano ben altri puntuali riscontri: anche su questo chiederemo chiarezza e numeri circostanziati con un nuovo accesso atti.

Intanto, che siano poche decine, o migliaia, anche un solo daino può provocare un incidente potenzialmente pericoloso, ma nessun accenno da parte della Regione e di Anas a porre in sicurezza, con semplici accorgimenti già usati con successo altrove, i brevi ma significativi tratti di strada interessati.”

Rete di Associazioni daini Pineta di Classe e di Lido di Volano