«In questo momento le previsioni sono di una bellissima vendemmia». A dirlo è Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di Romagna, in un’intervista per la newsletter del Polo di Tebano. «Sarà una vendemmia un po’ posticipata, a causa dell’alternarsi delle fasi climatiche sempre più instabili, dopo un mese di maggio freddo e molto piovoso e una estate caratterizzata da periodi di caldo-torrido alternati a violenti temporali – aggiunge Zinzani – In realtà, si tratta di ritardo rispetto agli anticipi registrati negli ultimi anni, per cui rientra in un calendario normale. Nell’ultima settimana di agosto inizieremo a raccogliere lo chardonnay, il pinot grigio, il pinot bianco e le altre prime uve. Si andrà invece a settembre per l’albana, il merlot e il trebbiano, con il sangiovese che sarà raccolto nella seconda e terza decade di settembre. I vigneti per ora sono molto belli dal punto di vista vegetativo: fino a giugno c’è stata una grande disponibilità di acqua, che ha fatto superare bene i caldi di luglio e agosto. L’uva è sana, non ci sono patologie e problematiche sanitarie, per cui ci aspettiamo una vendemmia molto interessante».

È già disponibile un dato sulla quantità? «Stimiamo che dal punto di vista quantitativo sia una vendemmia normale, nel senso che ci sarà una diminuzione di un 10-15% rispetto a quella del 2018, che fu eccezionale. Rientreremo nella media degli ultimi cinque anni. A differenza di altre zone italiane, in Romagna non abbiamo avuto grossi problemi di grandine, che naturalmente limita la produzione di uve».

E la gradazione? Si può già dare una prima indicazione? «È ancora difficile, perché non abbiamo ancora fatto i primi campionamenti delle uve. Comunque, considerando l’attuale stato di salute delle uve e le importanti oscillazioni termiche fra giorno e notte, tutto fa propendere che la maturazione finale sarà buona e regolare, quindi stimiamo una gradazione nella norma, forse anche medio-alta».

«Questa vendemmia – conclude Zinzani – sarà la prima che consentirà la produzione del Romagna Doc Spumante Bianco e del Romagna Doc Spumante Rosato. Di recente è stato approvato il Decreto di produzione, che entrerà in vigore dalla prossima raccolta di uve». Il Romagna Doc Spumante Bianco dovrà avere almeno il 70% di trebbiano, il Rosato almeno il 70% del sangiovese; per il restante 30% sono consentiti diversi vitigni del nostro territorio.