Tanti cittadini hanno partecipato all’incontro di lunedì 28 agosto, organizzato dall’Amministrazione comunale per fare il punto della situazione dopo l’emergenza che ha colpito anche il territorio russiano. A prendere la parola sono stati la Sindaca, Valentina Palli, il Presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, il Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna, Stefano Francia, il Direttore tecnico del Consorzio di Bonifica della Romagna Andrea Cicchetti, e il Responsabile Servizi ambientali area ravennate di Hera Spa, Roberto Savini.

«Speravamo di organizzare questo incontro – ha esordito la Sindaca Valentina Palli – nel momento in cui ci sarebbero state delle novità di un certo spessore da poter comunicare a cittadini e imprese. Le risposte tardano ad arrivare e quindi, come Amministrazione comunale, abbiamo ritenuto doveroso fare un punto oggi, per poi rinviare a un successivo momento il confronto sulle evoluzioni normative che stiamo attendendo. Intanto possiamo dire che ad oggi le domande di Contributo di autonoma sistemazione (CAS) sono 180, mentre le domande di Contributo di immediato sostegno (CIS) sono 324, ma stimiamo che il numero complessivo di case coinvolte nell’alluvione a Russi e frazioni siano state circa 500».

«Ci sono centinaia di problemi – è intervenuto Michele De Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna – ma le questioni fondamentali al momento, tutte di pari importanza, sono gli indennizzi e i risarcimenti alle famiglieche hanno subito i danni, la messa in sicurezza del territorio, gli investimenti per le opere pubbliche. Sul fronte degli indennizzi, il primo decreto di inizio giugno stanziava un miliardo e 600  milioni di euro, di cui 900 milioni per la cassa integrazione. Di fatto, per la cassa integrazione i romagnoli hanno utilizzato solo 30 milioni di euro, perchè tutte le imprese hanno continuato a lavorare. In quello stesso decreto erano stati stanziati 300 milioni di euro per le imprese alluvionate che fatturano più del 10% di export. Ne hanno usufruito 29 imprese, per un totale di 11 milioni di euro. In più i vari ministeri hanno stanziato circa 50 milioni di euro, oltre a circa 250 milioni di euro che hanno dato copertura a tutte le spese dell’emergenza, compresi i 5 mila euro di CIS e i CAS. Il secondo decreto di luglio ha previsto la nomina del commissario, stanziamenti triennali per la realizzazione di opere pubbliche, 120 milioni per indennizzi a imprese e famiglie, più ulteriori 140 milioni per indennizzi alle sole imprese. Il commissario Figliuolo ha annunciato che a inizio settembre verrà approvato il modulo per poter periziare i danni. Per la ricostruzione, se le risorse pubbliche non bastano a risarcire la totalità dei danni, tutti noi sindaci dei Comuni alluvionati, abbiamo proposto al Governo di utilizzare, in aggiunta a una parte di risarcimento diretto, anche un sistema di detrazione simile a quello del 110%. Siamo disponibili a individuare anche altre soluzioni concrete».

Stefano Francia, Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna, e Andrea Cicchetti, Direttore tecnico del Consorzio di Bonifica della Romagna, hanno evidenziato le opere in corso per riparare le frane all’interno dei canali, che nel comprensorio consortile coprono circa un migliaio di chilometri.

A seguire, Roberto Savini, Responsabile Servizi ambientali area ravennate di Hera Spa, ha fatto il punto sulla gestione post alluvionale dei rifiuti.

Al termine degli interventi, i cittadini hanno chiesto ancora una volta alle cariche istituzionali di sollecitare i ristori in tempi rapidi.