L’Emilia-Romagna chiede chiarezza e certezze sulla ricostruzione post alluvione. La replica del presidente della Regione  Stefano Bonaccini ha concluso la lunga mattinata in Assemblea legislativa dedicata all’audizione del commissario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, che, nel fare il bilancio della sua attività, ha parlato di quasi 1,5 miliardi impiegati per 5mila interventi realizzati e altri 100 milioni pronti per finanziare 492 interventi di prossima realizzazione.

Nel corso del dibattito sono emerse le posizioni delle diverse forze politiche: il Pd e le altre forze di centrosinistra che sostengono la giunta regionale (Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini) hanno criticato il governo Meloni parlando di ritardi e di scarsità delle risorse stanziate rispetto alla stima dei danni fatti dallo stesso esecutivo nazionale: “Abbiamo perso mesi preziosi, bisogna rimborsare i danni al 100% e prevedere risorse anche per i beni mobili”. Il centrodestra (Lega, Fdi, Fi e Rete Civica) ha invece difeso l’attività del governo, sottolineando come siano state stanziate risorse, come si sia fatto in fretta e come la stessa relazione del commissario Figliuolo ne sia la conferma. Per Movimento 5 Stelle bisogna ricostruire tenendo conto delle esigenze di cura del territorio emerse durante l’alluvione. Il Gruppo Misto invita a interrogarsi su scelte del passato che hanno amplificato l’alluvione e sulle scelte future.

Dopo gli interventi dei consiglieri il commissario Figliuolo ha replicato: “I cittadini vogliono essere rassicurati sulla sicurezza del territorio in cui vivono. Con la mia squadra andiamo avanti poiché l’unico faro che ci guida è il benessere dei cittadini dei territori alluvionati. Per chi ha subito danni anche una settimana per intervenire è considerato un periodo lungo ma per fare provvedimenti bisogna perimetrarli e serve acquisire i pareri dei ministeri competenti. Le ordinanze, inoltre, devono passare al vaglio della Corte dei conti e devono avere una copertura finanziaria certa. Al momento, il rimborso per i beni mobili è previsto per le imprese ma non per le famiglie. Comunque se viene fatta ora la perizia, un domani, quando avremo un emendamento alla Finanziaria che ci darà la possibilità di pagare questo tipo di beni, il lavoro è già fatto. Intanto oggi c’è una certezza: per i rimborsi si parte anche con i privati. Sull’ammontare dei rimborsi alle famiglie e alle imprese non siamo in grado di fare proiezioni a breve ma la presidente del Consiglio dei ministri ha detto che si arriverà al risarcimento completo. Chiedo di continuare a fare squadra”.

In conclusione, il presidente Stefano Bonaccini ha ribadito che “c’è piena collaborazione con la struttura commissariale ma ad oggi non è così col governo. Ci hanno chiesto la quantificazione dei danni e l’abbiamo prodotta in fretta. La stima, per famiglie, imprese e infrastrutture, è di 8,8 miliardi. Oltre a contestare la cifra, dal governo ci è stato risposto che non è un bancomat e che è compito degli amministratori locali intervenire in somma urgenza, anche se non ci sono risorse. Il governo ha scelto la persona giusta, il commissario Figliuolo, ma lo ha fatto con evidenti ritardi: se fosse stato nominato prima, alcuni cantieri sarebbero giù chiusi. Apprezzo sia stato promesso il 100% della refusione dei danni, ma ad oggi i soldi non ci sono. È molto importante che vengano rimborsati i beni mobili e sono fiducioso in un provvedimento ad hoc del governo. Ora dobbiamo ricostruire meglio di prima e spero in una legge contro il consumo di suolo a livello nazionale, così come abbiamo fatto in Emilia-Romagna. Il mio auspicio è che questa catastrofe possa servire a far aprire gli occhi a tutti”.