24/05/2018 – Si moltiplicano le razzie nei campi della nostra provincia con gli agricoltori vittime di ogni genere di furti, dagli animali ai prodotti agricoli, dai macchinari alle attrezzature.
L’ultimo episodio della lunga serie che ha purtroppo colpito nei mesi recenti l’azienda Golfari di Conselice, al confine tra le province di Ravenna, Ferrara e l’imolese, è sintomatico della situazione di disagio e abbandono con la quale sono ormai costretti a convivere i produttori agricoli, colonna portante dell’economia locale.
Nella notte tra martedì e mercoledì, infatti, una banda ben organizzata si è introdotta nella proprietà aziendale dell’imprenditore Stefano Golfari, già presa di mira ben 5 volte dai malviventi, tentando di rubare un trattore. Il colpo, questa volta, non è andato a buon fine solo perché i ladri, fuggendo col mezzo agricolo, sono finiti un fossato, provocando comunque ingenti danni al mezzo stesso.
Davanti all’escalation di fenomeni criminali che colpisce e indebolisce il settore, aumentando l’insicurezza nella vita e nel lavoro, Coldiretti Ravenna chiede a gran voce una pronta risposta da parte delle istituzioni: “Occorre garantire maggiore tutela. Lasciati alla mercé dei predoni delle campagne, oggigiorno non più semplici ‘ladri di polli’ bensì veri criminali organizzati in grado di mettere a segno raid capaci di ridurre in ginocchio un’azienda, i nostri agricoltori – scoraggiati, esausti ed impotenti – stanno perdendo fiducia nelle istituzioni: qui si rischia la legge del taglione!”.
E’ evidente che la situazione, nelle campagne, è ormai giunta al limite: “Se non saranno presto assunti correttivi dall’alto, mentre già c’è chi tra gli imprenditori sta pensando di organizzarsi autonomamente con ronde e servizi di vigilanza notturni – sottolinea il Direttore di Coldiretti Ravenna Walter Luchetta – la nostra Organizzazione non potrà di certo rispondere e farsi carico delle reazioni che giungeranno da un territorio sempre più stremato e ‘bollente’”.