Nella seduta di giovedì 23 dicembre il consiglio comunale ha adottato il Piano urbanistico attuativo sub 12-13 in Darsena in variante al Poc Darsena località Ravenna via D’Alaggio, via Pirano, via Cherso, via Albona proposto dalle ditte Ravenna srl e Palatium srl.

Hanno votato a favore 21 consiglieri (gruppi Pd, Lista de Pascale sindaco, Ravenna Coraggiosa, Movimento 5 Stelle e Pri), contrari 3 (Forza Italia Berlusconi per Ancarani – PrimaveRa Ravenna, Lista per Ravenna – Polo civico popolare e Viva Ravenna), astenuti 4 (Lega Salvini Premier e Fratelli d’Italia).

I punti principali della delibera sono stati illustrati dall’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte, che ha anzitutto spiegato come il Piano venga sottoposto all’attenzione del consiglio perché la sua attuazione comporta una variante. L’elemento di variante, chiesto dal soggetto attuatore nell’ambito delle medesime quantità da edificare previste dal Piano, è costituito dallo spostamento della collocazione delle componenti “commerciale” e “usi direzionali e terziario” dall’area prospiciente la banchina ad una zona retrostante rispetto all’affaccio sul Candiano.

L’intervento – ha spiegato ancora l’assessora Del Conte – dà la possibilità al Comune di entrare nella disponibilità di un’area importante, di circa 1,5 ettari, che costituirà il cosiddetto Parco delle arti, previsto dal Poc Darsena quale parco centrale parallelo al Candiano.

Il Piano prevede inoltre la realizzazione di parcheggi e la riqualificazione di via Albona, per consentire un facile accesso dalla zona residenziale già presente al di là di via Trieste fino alla banchina. Si dà attuazione anche a un primo tratto della via di Spina, che serve per creare una nuova viabilità nell’ambito alleggerendo quella esistente.

I comparti – è stato inoltre sottolineato – sono soggetti al versamento di un extraonere legato alla bonifica delle acque del Candiano, di circa 25 euro per metro quadrato. E un altro elemento di ricaduta positiva importante per la comunità è che nell’ambito della Darsena c’è la cosiddetta “ospitata obbligatoria”, il che significa che una parte di superficie edificabile si sviluppa a fronte della cessione di aree di cintura verde o che hanno un valore perequativo. Quindi verranno ceduti al Comune circa 25mila metri di aree di cintura verde e di aree a Sant’Alberto che si trovano accanto all’area sportiva.

In sintesi – è stata la conclusione della spiegazione – questo intervento comporta la bonifica di un’area già consumata che non solo non è utilizzabile ma che è da bonificare.

I diversi enti che hanno esaminato il progetto nella conferenza dei servizi hanno espresso parere favorevole. La stessa Cqap (Commissione qualità architettonica e del paesaggio) ha espresso un plauso chiedendo alcune integrazioni a cui è stata data risposta positiva.

Il parere del consiglio territoriale verrà richiesto nella fase di approvazione del Piano.

Sono intervenuti i consiglieri: Luca Cortesi (Ravenna Coraggiosa), Giancarlo Schiano (Movimento 5 Stelle), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Cinzia Valbonesi (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Renald Haxhibeku (Pd).

Il gruppo Ravenna Coraggiosa ha sottolineato come elementi positivi il fatto che il progetto presenta una superficie di quasi diecimila metri quadri di verde pubblico oltre ai percorsi nel parco; ha auspicato che in fase esecutiva si possa tenere conto di alcuni rilievi fatti dal gruppo stesso durante l’esame del progetto in commissione. Ha concluso che comunque in sintesi si tratta di un progetto di rigenerazione urbana in un’area dismessa e in abbandono importante e strategico per il percorso di trasformazione del comparto della Darsena.

Il gruppo Movimento 5 Stelle ha evidenziato che il progetto consente un’importante opportunità per la città di riqualificare un’area particolarmente significativa, attraverso l’acquisizione di un patrimonio, in termini di verde pubblico, altrimenti inesistente, coniugando interesse pubblico – con opportunità di vita e di risanamento di una zona di rilievo ed estendendo il collegamento della Darsena verso il centro storico – e proprietà privata. L’unico elemento di cui non si è detto particolarmente entusiasta è relativo alle altezze degli edifici.

Il gruppo Lista per Ravenna ha sintetizzato la propria contrarietà sostenendo che con questo Piano si cementificano altri 23mila metri quadrati; e che si deve poter costruire rigenerando quello che già esiste. A parere del gruppo il risultato di questo Piano, come di altri analoghi, non sarà affatto una rigenerazione per la Darsena. Infine ha sottolineato come elemento negativo il fatto che questo Pua preveda la realizzazione di nuova edilizia commerciale, compreso un supermercato, tipologia di struttura che, a parere del gruppo, è già troppo presente.

Il gruppo Partito democratico ha manifestato la propria posizione favorevole sottolineando che per il gruppo si tratta di un’opera che la città attendeva fortemente e che prevede che una zona dal trascorso industriale, degradato e non fruibile verrà rigenerata e riqualificata con l’obiettivo di farne un quartiere vivibile, parte integrante della città. Il progetto – è stato inoltre sottolineato – comporta la restituzione di aree pubbliche che vanno a completare la cintura verde e a riqualificare il centro sportivo di Sant’Alberto.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco, nell’esprimere il proprio parere positivo, ha ricordato come spesso si sia detto che nessuno avrebbe investito sulla Darsena e quindi si è meravigliato del fatto che ora ci siano gruppi contrari a un tipo di progetto che vede soggetti privati, proprietari di aree dove si era già costruito e che quindi devono essere bonificate, disponibili a investire e a realizzare anche interventi pubblici per tutta la cittadinanza.