“Il Partito Democratico torna a sollevare l’attenzione sulla zona logistica semplificata attraverso un question time presentato oggi in Consiglio Comunale.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 17 ottobre 2023 era stato approvato, con voto contrario dei consiglieri di opposizione che rappresentano le destre al Governo, l’ordine del giorno presentato dai gruppi PD, Misto, Lista de Pascale Sindaco, Ravenna Coraggiosa e PRI che sollecitava l’istituzione della ZLS con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la ZLS, richiesta presentata dalla regione Emilia-Romagna un anno e mezzo fa.

Sulla strategicità della ZLS per lo sviluppo dell’economia e la crescita del nostro territorio e del porto di Ravenna si sono spesi con forza oltre alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Ravenna e i restanti Comuni interessati, anche la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e le principali associazioni di categoria imprenditoriali e le sigle sindacali più rappresentative.

Nessun dubbio, quindi, sull’importanza che venga istituita la ZLS e che ciò venga fatto in fretta.

«Purtroppo – scrive Cinzia Valbonesi che ha presentato insieme al consigliere Buzzi il question time – non sembra essere dello stesso avviso il Governo, che si è ‘dimenticato’ di inserire l’istituzione della ZLS dell’Emilia-Romagna nel Decreto Legge PNRR del 2 marzo scorso. Il nostro territorio e le nostre imprese continueranno, quindi, a non beneficiare di quei vantaggi operativi, fiscali e doganali che invece sono stati concessi ad altre zone, creando una disparità competitiva tra i porti italiani.»

L’iter per l’istituzione della ZLS sembra ancora lontano da un esito positivo, nonostante il nulla osta rilasciato da parte dei tecnici dei ministeri competenti e le numerose lettere di sollecito inviate dal presidente della Regione Stefano Bonaccini al ministro Fitto.

«Crediamo – sottolinea Gianmarco Buzzi – che non sia più accettabile per la nostra città, per il nostro porto, per le imprese e i lavoratori che qui operano, che il Governo continui a tenere al palo un progetto di tale importanza strategica, impedendo che l’Emilia-Romagna e Ravenna possano fruire dei rilevanti benefici connessi.»”